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Toscana: per difesa suolo nel 2014 programmati 110 interventi per oltre 50 mln

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Firenze, 28 dic. - (Adnkronos) - 110 interventi per oltre 50 milioni di euro: è questo il pacchetto complessivo di opere che saranno realizzate nel 2014 in Toscana per la mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico. E' quanto emerge dal documento annuale per la difesa del suolo che è stato approvato dalla Giunta regionale. Il documento rappresenta una novità assoluta che viene introdotta da quest'anno grazie alle recenti normative regionali in materia di difesa del suolo: in pratica si tratta di un unico atto con il quale vengono selezionati e programmati gli interventi di difesa del suolo da realizzare in Toscana sulla base di requisiti di urgenza e cantierabilità. Il documento prevede anche fondi da destinare alla creazione di un parco progetti che potrà essere utilizzato per programmare gli interventi nel 2015. "Siamo la prima Regione - spiega l'assessore all'ambiente Anna Rita Bramerini - a dotarsi di uno strumento di programmazione per interventi di prevenzione del rischio idrogeologico. Non un libro dei sogni, ma un piano dettagliato che indica precise priorità e destina risorse certe: più di 50 milioni per il prossimo anno e per dare la misura del nostro sforzo sottolineo che il Governo nazionale stanzierà, per tutto il Paese, 30 milioni. Per noi - prosegue l'assessore - la difesa del suolo è diventata una priorità. In questi anni i cittadini e il territorio toscano hanno pagato un prezzo altissimo per le alluvioni che hanno colpito a più riprese le nostre province. Con il piano che abbiamo approvato ogni anno potremmo intervenire per ridurre i rischi evitando che si agisca solo dopo il verificarsi dei danni". Dal 2010 a oggi sul settore sono stati investiti 173 milioni, inoltre è stata data significativa risposta anche alle ondate alluvionali che a più riprese hanno colpito varie aree della regione. Ma anche a fronte di questo lavoro molto ancora resta da fare. E per capire esattamente cosa e dove, nei mesi scorsi si è sviluppato un complesso e sistematico lavoro di ricognizione compiuto dalla Regione insieme a Province, comuni, consorzi di bonifica che ha permesso di individuare nella nostra regione molti interventi che hanno carattere di necessità e urgenza: un fabbisogno notevole, che si lega alle caratteristiche di una regione particolarmente esposta al rischio idraulico e idrogeologico, basti pensare, che, sulla base dei piani delle autorità di bacino, ben il 20% del territorio è da considerarsi potenzialmente interessato da fenomeni alluvionali. (segue)

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