Padova: Felice Maniero torna davanti ai giudici, ma nella veste di teste
Padova, 3 feb. (Adnkronos) - L'ex capo della cosiddetta 'Mala del Brenta', Felice Maniero è tornato stamane davanti ai giudici. Maniero è stato sentito in videoconferenza da una località segreta in diertta dall'aula bunker di Padova come teste nel processo davanti al tribunale di Verona che vede il suo ex avvocato Enrico Vandelli e il cognato di quest'ultimo Gianni Catalogna accusati di aver riciclato un miliardo di lire negli anni Novanta consegnati loro dallo stesso 'Faccia d'angelo'. Felice e il cugino Giulio Maniero, in teleconferenza, hanno raccontato di aver consegnato il denaro provento di rapine, furti e spaccio di droga a Vandelli e Catalogna. "Se sapevano che era denaro sporco? - ha detto Felice Maniero rispondendo alle domande del pm veronese Paola Mossa - guardi, io nella mia vita non ho mai svolto un' attività lecita, nè ho venduto o avuto patrimoni lecitamente, questo è facile da appurare....". Felice Maniero ha poi raccontato di aver consegnato a Vandelli circa 400 milioni di lire. Ma ha anche ricordato che il suo avvocato non si era occupato solo di questo: "Aveva portato dentro il carcere soldi per corrompere gli agenti di custodia e farmi fuggire - ha sottolineato - ha portato la droga per gli agenti di custodia, sempre per corromperli e permettere la mia evasione, e portava i miei messaggi dal carcere all'esterno e gestiva i soldi miei e dei miei due cugini Giulio e Guliano". La prossima udienza in cui verranno sentiti gli imputati e' prevista per il 23 maggio al Tribunale di Verona.