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Medicina: a Bambino Gesu' Palidoro palloncino anti-fame che si ingoia (2)

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(Adnkronos Salute) - "Il bambino sul quale è stata utilizzata per la prima volta questa procedura - continua De Peppo - è riuscito a deglutire il palloncino al primo tentativo e, nel momento in cui lo abbiamo gonfiato con l'azoto, ci ha assicurato di non aver provato alcun dolore ma, al più, una 'sensazione di bolle che si muovono'. Dopo circa un mese dal primo palloncino, ne abbiamo inserito un secondo (se possono inserire fino a tre) per aiutare il bambino a seguire lo schema dietetico fissato dal medico". In questo modo il paziente può sentirsi sazio senza la fastidiosa sensazione di ingombro e peso allo stomaco provocata dal palloncino di vecchia generazione. Finora il nuovo palloncino è stato utilizzato in altri 10 pazienti, di età variabile tra 10 e 17 anni, e con Bmi compresi tra 33 e 43 (si tratta di bambini e adolescenti che arrivano a pesare anche 130 chili). Grazie a questa nuova metodica - prosegue la nota - il Bambino Gesù è ora in grado di trattare a 360° i problemi legati all'obesità patologica in età pediatrica e adolescenziale: infatti oltre all'attività svolta dai nutrizionisti, epatologi ed endocrinologi sui programmi di educazione alimentare, il nuovo palloncino endo-gastrico deglutibile si va ad aggiungere al palloncino tradizionale (preferibile nei pazienti con Bmi molto elevato) e agli interventi chirurgici laparoscopici di tipo restrittivo (riduzione della capacità gastrica) come la sleeve gastrectomy o di tipo malassorbitivo (come il By-pass o in casi estremi la diversione bilio-pancreatica). "Un altro vantaggio del nuovo palloncino - conclude De Peppo - è che può essere utilizzato su bambini con indici di massa corporea compresi tra 30 e 35 (col vecchio sistema, invece, si potevano trattare solo pazienti con Bmi superiore a 35). In questo modo sarà possibile intervenire più precocemente sui casi di obesità patologica, senza dover aspettare che la situazione si aggravi ulteriormente". Recentemente è stata attivata anche un'altra attività correlata al programma di trattamento dell'obesità patologica con l'esecuzione di interventi di chirurgia plastica (addominoplastica, liposuzione, ecc.) nei pazienti con ridondanza cutanea dopo importanti cali ponderali (oltre 40-50 Kg) successivi a intervento chirurgico.

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