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Foibe: a Napoli il Comune ricorda vittime e l'esodo giuliano-dalmata (2)

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(Adnkronos) - Una pagina quindi importante anche nella storia recente di Napoli, "città che usciva dalla guerra ma che non fece mancare un'enorme solidarietà, la solidarietà umana che scattò tra chi aveva perso tutto e chi aveva sempre avuto poco. Una pagina trascurata della storia di Napoli ma che esiste e va riscoperta". La lezione seguirà la proiezione di un video a cura dell'associazione 'Venezia Giulia e Dalmazia', alla presenza di una rappresentanza dell'associazione e degli assessori comunali alla Cultura, Nino Daniele, e alla Scuola, Annamaria Palmieri. Analoghe iniziative si terranno su tutto il territorio campano. In particolare a Ravello, in Costiera Amalfitana, il Comune promuoverà due iniziative dedicate alla memoria di due ravellesi, Pasquale e Andrea Mansi, le cui storie si intrecciano con la dolorosa pagina dei massacri delle foibe e della furia nazista. "Sarà l'occasione per commemorare, in occasione dei 110 anni dalla nascita, Pasquale Mansi, violinista e compositore, che operò come docente e direttore di banda prima ad Acireale, poi a Zara e quindi a Trieste", spiega il sindaco di Ravello, Paolo Vuilleumier. "Si è scelto di far coincidere l'iniziativa - aggiunge - con la solennità del Giorno del Ricordo, dal momento che Mansi visse in prima persona la tragedia del 1943 allorquando, perso ogni avere a Zara dove era direttore della banda delle truppe presidiarie, sfollò a Trieste dove rimase sino alla morte assolvendo gli incarichi di direttore della banda della polizia civile e, successivamente, di docente di musica. Ancora più drammatica la vicenda che vide protagonista Andrea Mansi, un giovane marinaio ravellese che venne trucidato dai nazisti 12 settembre 1943, all'ingresso dell'Università di Napoli". (segue)

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