Mafia: Relazione Dna, preoccupa impostazione processo trattativa
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - "Oggettivi motivi di preoccupazione" vengono sollevati nella Relazione annuale della Dna "in relazione all'impostazione del processo" sulla cosiddetta trattativa Stato-Mafia. Lo scorso anno, si legge nel documento, "è giunto alla fase dibattimentale anche il proc. noto come 'trattativa', davanti alla Corte di Assise di Palermo proprio in considerazione della delicata fase procedurale nella quale si trova, nella presente relazione appare opportuno limitarsi a prendere atto della sua esistenza e della scelta di esercitare l'azione penale da parte della DDA di Palermo astenendosi da ogni valutazione su tali scelte, anche dal punto di vista esclusivamente giuridico ovvero relativamente alla configurazione dei reati contestati, anche se si deve comunque osservare che la DDA palermitana ha ritenuto di dover inquadrare alcune delle condotte da provare nei confronti di alcuni degli imputati nella fattispecie astratta di cui all'art. 338 c.p., ponendo in tal modo nuovi problemi di natura giuridica e fattuale al Giudice che dovrà decidere sulla corretta ricostruzione dei fatti operata nell'inchiesta". "Si deve peraltro dare atto -viene rilevato- del recente deposito della sentenza con la quale la IV sezione penale del Tribunale di Palermo ha assolto il prefetto Mario Mori ed colonnello Obbinu dalle accuse relative alla mancata cattura di Bernardo Provenzano nell'anno 1996. Tale processo presenta significativi momenti di collegamento sia probatorio che sostanziale con quello in argomento ed il suo esito non può non destare oggettivi motivi di preoccupazione in relazione all'impostazione del proc. c.d. trattativa".