Sicilia: vescovi, cambiare passo o tracollo, stop a logica miope (2)
(Adnkronos) - Secondo la Chiesa siciliana occorre "ribadire con chiarezza la necessità del buon funzionamento della macchina amministrativa regionale, le cui distorsioni, corruttele ed inefficienze vanno certamente corrette con decisione, ma in una prospettiva generale di valorizzazione e riconoscimento delle competenze personali. In particolare una dirigenza pubblica continuamente delegittimata e resa precaria in funzione della fedeltà politica, più che spronata e responsabilizzata in ragione di un'effettiva professionalità, non costituisce di certo la chiave di volta verso l'efficienza e la stabilità organizzativa, condizioni necessarie a fare presto e bene per non disperdere risorse preziose". Un'ulteriore preoccupazione per i vescovi siciliani è il prossimo ciclo di programmazione comunitaria 2014/2020 con il quale supportare le politiche di crescita dei prossimi sette anni. "Nulla o quasi è dato conoscere in ordine all'orizzonte strategico che l'Amministrazione intende perseguire in questa delicatissima fase decisionale - dicono i vescovi -: né idee, né dibattiti, né confronti in grado di stimolare una partecipazione e un coinvolgimento diffusi della compagine economica e sociale, ma solo passaggi e documenti definiti nelle sedi burocratiche di confronto". Allora è necessario "cambiare passo se si vuole operare una inversione di tendenza che scongiuri il tracollo dell'Isola".