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Sicilia: vescovi, su welfare solo proclami, grave insensibilita' verso nuove poverta'

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Palermo, 19 feb. - (Adnkronos) - "Alle promesse e ai proclami volti a sostenere i tanti poveri della nostra Regione sono seguite scelte assolutamente parziali e insufficienti, se non contraddittorie, che mostrano una grave insensibilità verso il tema delle vecchie e nuove povertà, purtroppo in costante aumento". Il duro atto d'accusa arriva dai vescovi siciliani, riuniti a Palermo per la sessione invernale della Conferenza episcopale siciliana. I vescovi siciliani definiscono "drammatico" quanto sta accadendo nell'Isola sul fronte delle politiche sociali e della famiglia. Da un lato la cancellazione dell'ex Tabella H, con l'introduzione di nuovi criteri per l'assegnazione dei fondi regionali ad enti ed associazioni, che "avrebbe dovuto garantire una gestione più trasparente e appropriata delle risorse", ma che al contrario ha "messo in ginocchio" le realtà del privato sociale più qualificate ed efficenti. Dall'altro lato l'introduzione nell'ultima legge finanziaria, falcidiata dal commissario dello Stato, dell'estensione dei diversi benefici previsti dalla legislazione regionale a favore della famiglia anche alle coppie di fatto purché registrate in appositi registri delle unioni civili eventualmente istituiti dai comuni. "Si tratta di una strada intrapresa all'insegna di una lettura alquanto approssimativa e inconsapevole dei bisogni più diffusi e delle urgenze più avvertite dal tessuto familiare siciliano, frutto probabile di qualche venatura ideologica accompagnata da una disarmante approssimazione giuridica, peraltro rilevata dallo stesso Commissario dello Stato - denunciano i vescovi siciliani -. Tale venatura poco o nulla ha a che fare con una tutela autentica di quell'inviolabile dignità e di quel valore unico che ad ogni persona, in quanto voluta e amata da Dio, vanno sempre riconosciuti, quale che sia la sua condizione di vita personale, in una prospettiva sulla quale come Chiese di Sicilia ci sentiamo particolarmente impegnati".

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