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Religioni: S.Egidio, patto comune per sradicare violenze e costruire pace (2)

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(Adnkronos) - Al fondo, c'è la considerazione di un altro relatore del convegno, il teologo catalano Armand Puig, preside della facoltà di teologia di Barcellona: "La violenza mai si può giustificare -ha avvertito- e perciò ha sempre bisogno di giustificazioni. La pace, invece, non necessita di giustificare se stessa, non deve chiedere permesso per entrare nelle strade della storia". Il convegno è partito da una considerazione: "Negli ultimi anni la violenza religiosa è aumentata in maniera sconvolgente", ha detto il cardinale Walter Kasper, presidente emerito del Pontificio Consiglio per l'Unità dei cristiani, e ciò è avvenuto perché "gli appartenenti a tutte le religioni, compresi i cristiani, vale a dire persone o gruppi che pretendono di agire in nome di una religione o del cristianesimo sono stati o sono fautori di violenza". Dunque la religione insieme vittima e autrice di violenza; eppure "la pace nel mondo non è possibile senza pace tra le religioni", ha proseguito Kasper, e senza che le fedi promuovano i loro tratti comuni in tema di diritti umani, libertà religiosa, tolleranza, misericordia e perdono, spezzando "il circolo vizioso della violenza che genera violenza". Su queste premesse si è innestato un approccio diversificato. La strage delle Torri Gemelle, all'inizio del XXI secolo, è stata per esempio ricordata dal rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni come l'immagine di una "violenza colorata di religiosità", quasi che le religioni "possano essere violente per principio". (segue)

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