(Adnkronos) - Il monitoraggio è stato effettuato dal Laboratorio Mobile di Italcertifer, per 72 ore consecutive, in via Scopoli (zona fiera). Oltre ai valori del PM10, sono state raccolte informazioni sulle concentrazioni nell'aria di benzene, biossido di azoto, monossido di carbonio, biossido di zolfo e ozono. "Nei tre giorni di monitoraggio si sono registrati superamenti anche consistenti dei limiti dettati dalla normativa - spiega Stefano Sofia, incaricato del laboratorio mobile qualità dell'aria di Italcertifer - Le condizioni di spiccata stabilità atmosferica, caratterizzate da alta pressione, temperature oltre la media stagionale, venti deboli, sono state notevolmente favorevoli all'accumulo ed al ristagno degli inquinanti negli strati più bassi dell'atmosfera. A causa di tali condizioni meteorologiche sono stati registrati picchi anche notevoli delle polveri fini". "I dati che presentiamo oggi descrivono una situazione critica ma di certo non nuova, soprattutto in Veneto e in generale nell'area padana, descritta anche nel report europeo sulla qualità dell'aria come una delle aree più critiche a livello comunitario - sottolinea Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente - dove l'inquinamento dell'aria resta uno dei principali problemi per la salute delle persone e per la salvaguardia dell'ambiente. Se a livello europeo la discussione delle direttive sull'aria rappresenta un'occasione da non perdere per adottare politiche più risolutive, a partire dal fissare limiti di emissione più stringenti, come per il PM2,5, anche a livello locale occorre mettere in campo interventi efficaci e mirati. Occorre dimostrare più coraggio nelle politiche sulla mobilità in città, in favore del trasporto pubblico, dei pedoni e dei ciclisti e destinare a questo più fondi e incentivi. Auspichiamo, infine, anche un incremento del trasporto ferroviario per la mobilità di persone e merci, invece, che continuare a realizzare faraoniche e superflue opere autostradali".