Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "E' semplicemente allarmante constatare che nella Casa Circondariale di L'Aquila viene attuata la 'vigilanza dinamica' anche nei confronti dei 120 detenuti sottoposti al regime dell'articolo 41 bis O.P.. L'Amministrazione Penitenziaria ha disposto, in sostanza, una vigilanza ridotta che allenta drammaticamente i livelli di sicurezza e persegue questa pericolosa soluzione nell'idea di rendere piu' confortevoli le carceri italiane per i responsabili dei peggiori crimini". E' quanto denuncia il Sappe, Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. "La' dove dovrebbero essere almeno 2 gli agenti fissi, ora ve n'e' uno solo per piu' detenuti. Non solo: anche in occasione delle videoconferenze -dice Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria- dove deve essere presente un agente con un Ispettore nella apposita sala dove si svolgono le fasi del procedimento la vigilanza e' ridotta ad una unita' sempre in virtu' delle medesime direttive, sicche' la sicurezza e' completamente inesistente. Una vera e propria resa dello Stato alla criminalita' organizzata che e' inaccettabile".