(Adnkronos) - "Quella mattina di quattro anni fa - racconta il presidente della Provincia di Lucca al Capo dello Stato - io non vidi un quartiere di Viareggio, vidi un quartiere di Sarajevo. Tale e quale. Nonostante questo impegno, nessuno di noi e niente di ciò che abbiamo fatto è servito minimamente a consolare quei familiari. Non a restituirgli la serenità. Un obiettivo irraggiungibile. Solo consolarli un poco. Ho capito che solo la Giustizia può farlo. Mi creda è così". "Per questo ci siamo attivati in qualità di persona offesa come Provincia di Lucca. Abbiamo scelto bravi avvocati e consulenti. Abbiamo seguito le indagini preliminari, l'incidente probatorio, l'istruttoria della commissione governativa, siamo andati a Bruxelles a confrontarci sulle esigenze di sicurezza. Abbiamo dato un contributo concreto. Magari piccolo, ma reale, certificato. Per questo ho rifiutato, nonostante i tempi bui per le nostre finanze locali quel risarcimento. Ho fatto una scelta politica - scrive ancora Baccelli - Non è vero come dice Enrico Letta che fosse una scelta dovuta la mancata costituzione da parte del Governo. Non è vero giuridicamente. Non è vero politicamente. Non è vero che la costituzione di parte civile non serva ad accompagnare la ricerca di verità, che sia solo finalizzata al ristoro dei danni". "Non e' vero - si avvia verso la conclusione Baccelli - che gli unici danni da risarcire siano quelli materiali. Quelli morali, di fronte ad un processo penale, di fronte a 32 vittime sono incommensurabilmente superiori. Quantitativamente e qualitativamente superiori. Ecco, la mattina del 13 novembre scorso ero a quella udienza. La mia personale presenza, ai fini processuali, non serviva a niente. Ero lì solo per star vicino ai familiari. Condividerne il dolore che si rinnova ogni volta. Ma quella degli avvocati e dei consulenti della Provincia serviva e servirà eccome in questo processo. Ha preso la parola l'Avvocato dello Stato e non ho capito. Forse in quel momento non volevo capire. Soprattutto speravo non capissero i familiari. Poi ho cercato di capire. Ho chiesto. Lo hanno fatto tanti altri più autorevoli del sottoscritto. Prima un silenzio assordante. Poi quella risposta di Enrico Letta, nostro, mio Presidente del Consiglio. Continuo a non capire, Presidente. La prego mi dia una risposta. Perché lo Stato non è a nostro fianco? Perché non è a fianco dei familiari delle vittime?