Roma, 12 feb. - (Adnkronos) - Associazione per delinquere finalizzata alla clonazione di carte di credito, riciclaggio: per queste accuse sono finiti parte in carcere, parte ai domiciliari cittadini di origine africana, turca, albanese e romena che con carte clonate depredavano conti bancari. La banda, che operava nel Lazio, e' riuscita a clonare 194 carte Visa, American Express e American Card e Mastercard usando i dati che un cameriere di un noto ristorante di via Veneto riusciva a copiare dalle carte dei clienti con un apparecchio conosciuto come "Skimmer". 500mila euro, secondo gli investigatori della Guardia di finanza, le somme di denaro sottratte con le false carte. Dei componenti della banda, tutti stranieri, quattro sono finiti in carcere, tre agli arresti domiciliari mentre per altri tre e' stato imposto loro l'obbligo di firmare il registro dei sorvegliati. Ad emettere i provvedimenti e' stato il gip Roberto Saulino su richiesta della Procura della Repubblica. Le carte di credito venivano usate per acquisti in eleganti negozi di Roma e provincia.