Roma, 17 dic. - (Adnkronos) - "Ancora una volta, di fronte a un fatto come questo, ciò che più imbarazza è la totale indifferenza di molti cittadini e in particolare i commenti postati sui siti dei principali quotidiani o ascoltati in giro per la città volti sempre a trovare altrove le responsabilità, che spesso ricadono anzi sulla stessa vittima". Così Giulietta Pagliaccio, presidente Fiab, la Federazione italiana Amici della Bicicletta, commenta l'ennesimo incidente che ieri, nel centro di Milano, è costato la vita a un giovane travolto con la sua bici. "Di fronte a una maggioranza di cittadini che, di fatto, mette in conto i morti come danni inevitabili per poter continuare a utilizzare la propria auto - continua Pagliaccio - ci vogliono amministratori pubblici e ancor più uomini politici di grande coraggio e determinazione per portare avanti scelte e piani per una mobilità nuova, rispettosa non del mezzo che viene utilizzato, ma della persona. Purtroppo, temo che anche la politica abbia messo in conto i morti come un tributo inevitabile da pagare". "Auspichiamo quindi che, come sembra, la discussione per la riforma del Codice della Strada in corso in Parlamento consideri la bicicletta un mezzo di trasporto sempre più utilizzato e ormai integrato nella mobilità urbana organizzata, favorendo, quindi, scelte di tutela della sicurezza delle persone anche sulle due ruote. Tra queste - conclude - l'obbligo della velocità moderata nei centri abitati, un tema che racchiude tutta la questione della sicurezza delle persone e non solo dei ciclisti".