Roma, 19 ott. (Adnkronos/Ign) - Clima di forte tensione alla manifestazione degli antagonisti a Roma, con scontri, lanci di bottiglie, sassi e bombe carta, cassonetti rovesciati e dati alle fiamme. Il corteo dei movimenti che lottano per la casa parte da San Giovanni con circa un'ora e mezza di ritardo rispetto alla tabella di marcia che prevedeva l'inizio della manifestazione alle 14. Tra le migliaia di partecipanti anche 'No Tav' e 'No Muos'. Ad aprire il corteo un camion con uno striscione bianco: 'Contro precarietà e austerità organizziamo la nostra rabbia'. 'Una sola grande opera: casa e reddito per tutti' uno degli slogan della manifestazione. La parola d'ordine, lottare contro la precarietà. Tante anche le maschere di Anonymous tra i giovani e le bandiere 'Stop austerity'. In molti hanno trascorso la notte sul prato prospiciente la basilica di San Giovanni. Alla manifestazione anche circa 300 tra studenti universitari, delle scuole superiori e appartenenti a diversi centri sociali. In piazza molte bandiere dell'Usb e di Rifondazione comunista, di quanti hanno già preso parte al corteo di venerdì. Tra gli slogan 'No alle larghe intese, sì al fronte unico contro il capitalismo'. In piazza anche l'Assemblea nazionale delle donne con uno striscione 'Contro gli uomini che odiano le donne, i governi che odiano le donne, gli Stati che odiano le donne' e una delegazione dei No Tav Piemonte: "Siamo tranquilli e abituati a ben altre situazioni, siamo sempre in trincea in Piemonte. Siamo qui perché condividiamo i motivi della protesta ma non è la nostra manifestazione e speriamo di non essere strumentalizzati. Spesso dai mezzi di informazione veniamo accomunati ai black bloc ma non siamo persone violente. Difendiamo solo il nostro territorio". COMITATI E MOVIMENTI - "La macchina della paura è partita in pompa magna. E con essa anche la macchina della repressione, infatti a Roma il clima si è scaldato, ma certo non a causa di black block o presunti terroristi" dicono i Comitati e movimenti verso il 19 Ottobre prima della manifestazione. I Comitati, in una "riflessione sulla macchina repressiva", sottolineano che "in questi giorni le ragioni del corteo e la rabbia che ci spinge a scendere in piazza non hanno sfondato la cortina di ferro della stampa mainstream" e che "le uniche notizie che sono uscite" sono state "in termini di gestione dell'ordine pubblico. Martellante è stato il bombardamento: 'gli spaccavetrine scendono a Roma', 'i No Tav - entità che ha sostituito nell'immaginario la fantomatica figura del black block - assedieranno la città"'. E allora, si domandano gli organizzatori della manifestazione contro l'Austerity, "chi alza la tensione?". Le strade del centro sono state liberate da automobili, i negozi hanno in gran parte deciso per la chiusura e tante banche hanno coperto con il legno le vetrine per paura di 'blitz' violenti. Ed è scattata, come previsto, la chiusura delle stazioni metro Repubblica e Barberini, sulla linea A, Castro Pretorio e Colosseo sulla linea B. "Siamo 70mila" annunciano gli organizzatori. Blindata la Capitale con le forze dell'ordine a presidiare l'intero percorso. Nel sottopasso vicino a Porta Pia vengono trovati sanpietrini e oggetti contundenti nascosti. Lanci di bottiglie e urla partono dal corteo all'incrocio tra via Gioberti e via Napoleone III, dove si trova la sede di Casapound. Un gruppo di manifestanti si stacca per dirigersi verso l'ingresso del centro sociale di destra, ma è bloccato dalle forze dell'ordine, che, in assetto antisommossa, forma un cordone all'imbocco di via Napoleone III. Un carabiniere colpito da una bottiglia di vetro rimane lievemente ferito. Attraversando piazza della Repubblica, il corteo giunge poi in via XX Settembre dove contro la sede del ministero dell'Economia vengono lanciate uova, bottiglie e tre bombe carta. Un fitto lancio di sassi contro i blindati delle forze dell'ordine che presidiano il ministero parte da un gruppo numeroso di incappucciati, circa 200 e la polizia li carica. Per coprire la propria via di fuga, scaraventano in mezzo alla strada i cassonetti a mo' di barricate, chiudendo via Quintino Sella, la traversa di via XX Settembre di fronte al Mef. Gli incappucciati entrano in azione anche in via Boncompagni, dove sfondano le vetrine della filiale Unicredit. Nella stessa strada vengono dati alle fiamme i cassonetti. Alcuni sono rovesciati in mezzo alla strada anche in Corso d'Italia. LA TRASFORMAZIONE DEI BLACK BLOC - Colpiscono con il volto coperto, vestiti di nero e nascosti dai cappucci, poi, dopo gli attacchi, si cambiano indossando delle felpe anonime, perlopiù di colore grigio, per poi tornare tra la folla e rendersi così 'invisibili' nella massa dei manifestanti: è il singolare modus operandi notato dalle forze dell'ordine riguardo a diversi incappucciati protagonisti degli scontri. Almeno altre otto bombe carta vengono lanciate tra la sede del ministero delle Infrastrutture e la sede delle Ferrovie dello Stato, in viale del Policlinico. Alcune all'indirizzo delle camionette dei carabinieri. Contro le forze dell'ordine anche un lancio di bottiglie da parte di un gruppo di incappucciati che viene inseguito dal servizio d'ordine del corteo e allontanato. Contro la polizia in piazza della Croce Rossa anche una bomba carta, contenente un proiettile calibro 12. Secondo quanto si apprende dalle forze dell'ordine, se l'ordigno fosse esploso sarebbe stato più potente di una bomba a mano. "La lotta non finisce. Al via l'accampata sociale" annunciano gli organizzatori del corteo di lotta per la casa, che piantano alcune tende davanti al ministero delle Infrastrutture. Molti di loro, assicurano, sono intenzionati a trascorrere qui la notte. La manifestazione, scandiscono dagli altoparlanti, costituisce la base per altre lotte sociali, di difesa del diritto alla casa e del lavoro. Nel frattempo la piazza si riempie di persone, molte delle quali danzano attorno al camion simbolo della protesta con lo striscione 'La lotta comincia da qui'. Il bilancio della giornata è di 15 persone fermate, mentre sono otto i feriti tra le forze dell'ordine, poliziotti, carabinieri e finanzieri. Tra questi, un poliziotto ricoverato in ospedale per infarto. Undici persone sono state bloccate dalla polizia, quattro dai carabinieri. Sono due ragazze e 13 ragazzi, tutti giovanissimi, di età compresa tra i 16 e i 25 anni. Cinque sono romani, uno di Pesaro, un albanese, uno di Sora, uno di Barletta, due di Napoli, uno di Caserta, uno di Arezzo, uno di Genova. Già nella notte quattro anarco-insurrezionalisti di Trento erano stati bloccati vicino al ministero dell'Economia nell'ambito dei controlli preventivi disposti dal questore Fulvio della Rocca. Per loro disposto il foglio di via obbligatorio. Nove le persone denunciate nel corso dei controlli delle forze dell'ordine dislocate in numerosi punti nelle principali vie di accesso e nelle strade della Capitale prima del corteo. Sequestrati, tra l'altro, caschi, catene, lacrimogeni, petardi, cappucci, bottiglie in vetro e altri oggetti da guerriglia urbana. Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, si è congratulato con il capo della Polizia, direttore generale della Pubblica Sicurezza, Alessandro Pansa, con il prefetto e il Questore di Roma, Giuseppe Pecoraro e Fulvio Della Rocca, "per l'eccellente lavoro svolto da tutte le forze dell'ordine impegnate per assicurare lo svolgimento delle manifestazioni nella Capitale" riferisce una nota del Viminale. Alfano, che ha seguito per tutta la giornata dal Viminale lo svolgimento dei cortei, ha espresso "la più ferma condanna per i singoli episodi di violenza verificatisi e un profondo apprezzamento alle donne e agli uomini delle forze dell'ordine per la straordinaria professionalità dimostrata. Grazie al loro ottimo lavoro e grazie anche al pacifico comportamento della maggioranza dei manifestanti - sottolinea - sono stati scongiurati maggiori e più gravi conseguenze per l'ordine pubblico, per la sicurezza e per l'incolumità dei cittadini".