(Adnkronos) - La morte di Petroselli raffreddo' l'entusiasmo iniziale e gli ambiziosi progetti illustrati alla citta' all'inizio del 1981. In seguito nessun altro primo cittadino e' stato in grado di raccogliere il suo testimone portando a compimento l'ampliamento dell'originaria isola pedonale e il vagheggiato Parco Archeologico. Le promesse dei sindaci capitolini, pero', non sono mai mancate. Le ricordano Rete Mobilita' Nuova, Legambiente e #salvaiciclisti che oggi hanno presentato il progetto per la riorganizzazione della mobilita' nel quadrante Colosseo. Francesco Rutelli (che nel 1992 da esponente dei Verdi sottolineava la follia di non pedonalizzare immediatamente il Colosseo), una volta diventato sindaco lancia nel 1994 l'isola pedonale domenicale annunciando che sarebbe stata "propedeutica alla definitiva chiusura al traffico dell'area". Due mandati, pero', non bastano a Rutelli per trasformare l'esperimento in qualcosa di piu'. Nel 2001 il candidato al Campidoglio e' Walter Veltroni: "Chiudere al traffico via dei Fori Imperiali da meta' luglio a fine agosto - dice Veltroni nel 2001 - sara' il primo passo verso la completa pedonalizzazione della via". Ma niente da fare nemmeno con lui. E' la volta di Alemanno, che non parla di chiudere i Fori pero' ha in mente un Colosseo diverso: "Mi impegno a rimuovere la vergogna dei tubi innocenti sul Colosseo e a evitare che un suq lo circondi". Ma suq e tubi innocenti sono ancora li', denunciano le associazioni, augurandosi che Roma e i suoi cittadini possano vedere ora realizzata un'idea rimasta troppo a lungo una promessa e che dal Colosseo possa prendere le mosse una nuova Roma.