Trento, 13 gen. (Adnkronos) - Nelle valli del Trentino si preparano le celebrazioni per un Carnevale all'ombra delle dolomiti, basate su tradizioni antiche: dalle raffinatezze asburgiche a Campiglio al Carnevale ladino in Val di Fassa, fino alle sfilate dei carri allegorici tra le palme del Garda. Forti e radicate, queste feste popolari sono sopravvissute nel tempo. Tradizione, cultura e divertimento sono le caratteristiche dei due Carnevali etnici delle Valle di Fassa e della Valle di Fiemme. Il primo, ambientato fra le stupende Dolomiti fassane, si propone come una celebrazione dell'identita' ladina, con le 'maschere'des', spettacoli burleschi e canzonatori nell'antica lingua che proseguono per quasi un mese, dal 17 gennaio al 12 febbraio. Tra le attrazioni principali la sfilata di Bufo'n, Marascons e Lache', con maschere lignee realizzate ancora oggi in modo artigianale dagli scultori della valle. Nella vicina Val di Fiemme, l'appuntamento e' con il 'Carnevale dei Mato'ci, che ripropone l'antica usanza dei cortei nuziali, trasformata in manifestazione carnevalesca all'inizio del '900. I matoci sono buffi personaggi che sfilano per le dieci frazioni di Valfloriana indossando abiti vivaci, abbelliti con fiocchi e coccarde dai colori sgargianti e con il volto coperto da tradizionali maschere in legno, le face're. (segue)



