Roma, 28 set. - (Adnkronos) - "La delibera sulle dismissioni del patrimonio immobiliare in corso d'approvazione dall'Assemblea capitolina non puo' prescindere dalla salvaguardia dell'impresa artigiana, delle attivita' tradizionali e commerciali e dalla tutela dei contesti urbani e del centro storico della citta"'. Lo dichiara Erino Colombi, presidente della Cna di Roma che nelle scorse settimane aveva denunciato il rischio per la sopravvivenza di quelle attivita' artigiane e commerciali che si trovano all'interno di immobili messi all'asta. Colombi continua sottolineando che nei 229 immobili dell'elenco del patrimonio comunale da alienare compaiono molte botteghe e laboratori e che "per garantire la salvaguardia delle attivita', chiediamo che sia riservata anche alle piccole imprese che operano all'interno di immobili interessati dal provvedimento gli stessi privilegi previsti per le unita' residenziali. Ovvero la possibilita' di esercitare il diritto d'opzione entro il termine prefissato dalla norma e di assicurare un prezzo di vendita delle unita' immobiliari offerte in opzione, pari al prezzo di mercato diminuito di una percentuale del 30%". "Per questo abbiamo chiesto all'Assemblea capitolina di modificare la delibera. Cna chiede inoltre che il Roma Capitale non ceda gli immobili in cui operano imprese del settore dell'artigianato artistico e tradizionale, come gia' previsto per le botteghe storiche", conclude Colombi.