Bari, 29 set. - (Adnkronos) - "La mancata costituzione di parte civile non costituisce in nessun modo rinuncia alla eventuale azione di risarcimento dei danni". Lo afferma in una nota l'Avvocatura della Regione Puglia, con riferimento ad alcuni articoli di stampa relativi alla mancata costituzione di parte civile della Regione al processo per il presunto malaffare nella sanita' regionale, nei confronti di uno degli imputati, Antonio Decaro, capogruppo del Pd in consiglio. "La decisione della Giunta regionale - prosegue - e' stata adottata dopo un approfondimento tecnico-giuridico che ha segnalato l'attuale applicabilita' in Puglia di una vecchia legge statale che non appare piu' in linea con la piu' recente normativa costituzionale e statale in materia di incompatibilita' dei consiglieri. La costituzione di parte civile nei confronti di un consigliere in carica determinerebbe pertanto, sia pure senza un pronunciamento del giudice penale, un'ipotesi di decadenza per il consigliere stesso, con una grave lesione dei suoi diritti costituzionalmente garantiti, tra gli altri la 'presunzione di innocenza' e i cosiddetti 'diritti politici"'. L'avvocatura sottolinea che la Regione "resta pienamente titolare di diritto a richiedere tale eventuale risarcimento, a valle della conclusione del procedimento penale, nel caso in cui dovesse essere sfavorevole per l'interessato. Nel procedimento penale in questione vengono ipotizzati fatti a carico di un Consigliere regionale che peraltro all'epoca dei fatti non rivestiva detta carica". (segue)



