(Adnkronos) - A questo punto l'organizzazione ha deciso di cambiare rotta: abbandonare le coste pugliesi e far sbarcare i clandestini sulle coste siciliane, ma Gico, Roan e Squadra Mobile di Bari (coadiuvati dai finanzieri e poliziotti di Trapani e Mazara del Vallo) hanno individuato, lo scorso 30 aprile, un altro sbarco clandestino: 81 egiziani giunti in Italia con un motopeschereccio. E' stato grazie a quest'ultimo intervento che e' stata delineata la 'Piramide' (di qui il nome dell'operazione) dell'organizzazione criminale: Abdelrahman Galal (detto Abdou), egiziano residente a Napoli, era il responsabile dell'organizzazione che controllava tutte le fasi del traffico illecito in Italia; Ibrahim Saafan (detto 'Ali"), egiziano di stanza ad Andria, era il responsabile della sede pugliese dell'organizzazione. E' risultato presente sia sul motopeschereccio bloccato a Taranto sia su quello di Mazara del Vallo; Shawky Shaker (piu' noto come 'Abu Roaia'), di stanza a Milano, finanziatore degli sbarchi per almeno 100mila euro (soldi che servivano ad allestire le basi italiane che accoglievano i clandestini); Said Abdelghani, Ramzi Loussaief, Abdelkader Hamrouni e Asem Ahmed Abounar sono gli altri quattro fermati nell'operazione Piramide. Erano i collaboratori sul territorio dei tre esponenti di spicco dell'organizzazione. Nel corso delle varie operazioni (dall'ottobre scorso all'aprile di quest'anno) sono stati identificati complessivamente 490 immigrati clandestini e arrestate 43 persone, sequestrati quattro motopescherecci e tre gommoni. Solo i viaggi della speranza scoperti dalla Guardia di Finanza e Polizia avrebbero fruttato all'associazione criminale circa due milioni e mezzo di euro. I provvedimenti di stamane sono stati eseguiti nelle scorse ore dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria e del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Bari e dagli agenti della Polizia di Stato.