San Raffaele: assemblea lavoratori, no a tagli personale, stipendi e accordi

domenica 16 settembre 2012
San Raffaele: assemblea lavoratori, no a tagli personale, stipendi e accordi
2' di lettura

Milano, 10 set. (Adnkronos Salute) - "No ai licenziamenti, no ai tagli di stipendio, no alla disdetta degli accordi aziendali". Cosi' si sono espressi i lavoratori dell'ospedale San Raffaele di Milano, riuniti questa mattina in assemblea generale in vista dell'incontro di domani tra i sindacati e la nuova proprieta' dell'Istituto. Come annunciato alla vigilia "e' stata un'assemblea partecipatissima", spiega all'Adnkronos Salute il coordinatore della Rsu, Angelo Mule'. Sono "almeno 600-700" i lavoratori che si sono trovati questa mattina alle 8 in via Olgettina, prima in aula San Luca e poi sulla spianata dell'Istituto. "In questo momento l'attivita' ordinaria dell'ospedale e' sostanzialmente ferma", dice Mule'. Sono comunque garantite le urgenze e la funzionalita' dei reparti". Dopo il vertice di giovedi' scorso tra sindacati e proprieta', durante il quale e' stata ufficializzata l'ipotesi di 450 licenziamenti tra gli oltre 3 mila dipendenti del comparto (infermieri, tecnici e personale amministrativo), la Rsu si era detta disposta a "valutare sacrifici equi e distribuiti sull'intero organigramma" e non solo sul comparto, ma "soltanto dopo avere verificato - carte alla mano - lo stato di crisi e la reale necessita' di recuperare i 29 milioni di euro di cui ha parlato l'azienda". Sulla base della documentazione richiesta, i lavoratori avrebbero dovuto studiare un piano alternativo da proporre all'incontro di domani. "Ma al momento l'informativa richiesta non ci e' ancora stata fornita - afferma Mule' - quindi, per ora, cominciare un ragionamento su eventuali sacrifici e' impossibile. Se oggi i dati dovessero arrivare, allora protremo discuterne. Ma se cosi' non fosse, significherebbe che l'atteggiamento di apertura al dialogo piu' volte dichiarato dall'azienda e' solo teorico. Se non ci forniranno i dati, significa che in realta' la loro condotta non e' seria e domani mattina ribadiremo il nostro no ai licenziamenti e alla disdetta degli accordi aziendali". In attesa del nuovo vertice, dunque, continua la mobilitazione tra i lavoratori dell'Irccs fondato da don Luigi Verze' e rilevato in maggio dall'imprenditore Giuseppe Rotelli. "Per sabato prossimo, 15 settembre - conclude Mule' - abbiamo gia' chiesto alla Questura l'autorizzazione a organizzare un presidio in una piazza centrale di Milano ancora da definire, durante il quale faremo un volantinaggio alla cittadinanza. Abbiamo anche intenzione di organizzare una manifestazione davanti alla Regione, in tempi e modi ancora da decidere". Il clima della trattativa torna a inasprirsi.