(Adnkronos) - L'indagine era partita dalla procura di Perugia che, a vario titolo, contestava ipotesi di reato legate alla diffamazione, alla violazione della privacy e alla pubblicazione arbitraria di atti d'indagine. Nell'ottobre del 2011 poi era stato il gup di Perugia a dichiarare la competenza territoriale di Bari. Adesso invece Bari chiede l'archiviazione. "L"inutilizzabilita' delle intercettazioni telefoniche - conclude Laudati - non consente di poter sostenere l'accusa in giudizio nei confronti degli indagati, familiari di Raffaele, "il cui coinvolgimento e' emerso esclusivamente dalle intercettazioni" senza contare che "alcuni reati risultano estinti". Per Francesco Maresca, l'avvocato che assiste la famiglia di Meredith Kercher, "con la riproduzione delle immagini» trasmesse da Telenorba e' stata «aggredita la sfera morale della vittima". Nell'opposizione alla richiesta di archiviazione il legale fiorentino aggiunge che «lo scopo del servizio televisivo era proprio quello di evidenziare il corpo nudo della vittima e non semplicemente di commentare la gravita' delle ferite inferte. Non puo' essere considerato mero diritto di cronaca: le immagini sono 'oscene"'. L'udienza in cui verra' discussa la richiesta di archiviazione e' in programma il 13 gennaio davanti al gip di Bari. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Marco Brusco, Francesco Crisi, Paolo Sisto e Francesco Mastro.