(Adnkronos) - "I crocieristi, cui e' stato destinato l'opuscolo - aveva detto l'esponente della giunta Vendola - sono un ambito delicato e significativo dello sviluppo della citta', del suo porto, della nostra capacita' attrattiva: vanno informati, stimolati, aiutati a scoprire le eccellenze cittadine, vanno garantiti da buone condizioni di sicurezza e da una efficace offerta di servizi, ma non vanno scoraggiati o spaventati come se si trovassero nel cuore di una invincibile rete criminale". Ma l'assessore all'Informatizzazione Tecnologica della Provincia di Bari, Sergio Fanelli, che riferisce all'ADNKRONOS come i depliant sono stati stampati in 50mila esemplari e gia' distribuiti nei luoghi preannunciati, difende la scelta. Innanzitutto spiega che si tratta di "un messaggio di benvenuto ed accoglienza ai turisti in visita nella nostra provincia, un vademecum contenente importanti informazioni propostoci dal questore di Bari e gia' sperimentato con successo in altre realta' italiane, come ad esempio Catania". E a chi chiedeva di bloccare i depliant risponde: "Non ho capito le polemiche. Evidentemente qualcuno non ha compreso le finalita' dell'iniziativa. E' un esempio di sicurezza partecipata mirata ad una campagna di informazione non allarmistica, ma di prevenzione attraverso una diffusione capillare. E' stata la Polizia di Stato a proporcela. Di sicuro loro hanno dati attendibili sui fenomeni criminali a Bari e in provincia per i quali non bisogna abbassare la guardia. Prevenire - aggiunge Fanelli - e' meglio che curare. Del resto un sondaggio dell'edizione di Repubblica Bari on line ha dimostrato che il 60% dei lettori era d'accordo. Bari non e' un caso isolato - conclude - opuscoli del genere ci sono in molte citta' italiane e non solo: si trovano al Louvre di Parigi ma anche a Washington dove vengono distribuite dal National Crime Prevention Council".


