Agricoltura: quando fare cibo e' 'illegale', se ne parla a Genuino Clandestino (2)

domenica 27 maggio 2012
Agricoltura: quando fare cibo e' 'illegale', se ne parla a Genuino Clandestino (2)
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(Adnkronos) - Centinaia di coltivatori, allevatori, pastori e artigiani si sono uniti, afferma il manifesto dell'iniziativa, "nell'attacco alle logiche economiche e alle regole di mercato cucite sull'agroindustria, per difendere la libera lavorazione dei prodotti, l'agricoltura contadina, l'immenso patrimonio di saperi e sapori della terra. Donne e uomini da ogni parte d'Italia si autorganizzano in nuove forme di resistenza contadina. Mentre la burocrazia bandisce dal mercato migliaia di piccoli produttori, il consumatore continua a subire, spesso inconsapevolmente, modelli di produzione del tutto inadeguati a garantire genuinita' ed affidabilita' dei cibi". Le produzioni di chi ha dato vita a questo nuovo movimento "campesino" italiano sono illegali secondo gli attuali regolamenti sanitari nazionali. La legge italiana, spiegano, impone a chiunque si occupi della trasformazione di prodotti alimentari di dotarsi di laboratori che rispettino determinati standard di dimensioni e materiali. "Standard stabiliti tenendo in considerazione solo le grandi aziende agroalimentari che ignorano e dunque penalizzano le realta' contadine legate a piccole produzioni biologiche sane e di alta qualita' ma in difficolta' al momento di affrontare la spesa della messa a norma di un laboratorio". Marmellate, passate, conserve, persino le ottime olive pugliesi o toscane, addirittura il pane di grano duro cotto nel forno a legna: tutto da buttare, secondo la rigida visione burocratica italiana. (segue)