Firenze, 4 lug. - (Adnkronos) - "Riteniamo opportuno avviare una riflessione sulla possibilita' di incentivare interventi per il miglioramento sismico degli edifici, sia pubblici sia privati, con uno strumento che non rivesta il carattere di eccezionalita' o di temporalita' limitata, ma che sia in grado di incidere in maniera sistematica per elevare gli standard di sicurezza degli edifici in cui i toscani risiedono o lavorano". Questo il passaggio di una lettera predisposta dal presidente della Commissione Territorio del Consiglio regionale, Vincenzo Ceccarelli (Pd), indirizzata agli assessori ergionali all'Ambiente e all'Urbanistica Anna Rita Bramerini e Anna Marson. Nel testo, condiviso da tutti i componenti della commissione, si richiama la mozione sull'attivita' di prevenzione sismica in Toscana, approvata dal Consiglio regionale lo scorso 13 giugno, in cui si "constata che l'intero patrimonio edilizio pubblico/privato e' potenzialmente a rischio, seppure con gradazione differenziata in relazione a numerosi fattori tra cui la pericolosita' sismica e la vulnerabilita' degli stessi edifici". "Considerato - si legge ancora nel testo - che e' in fase di revisione la normativa regionale sul governo del territorio, a partire dalle esperienze gia' fatte di attivita' sperimentale di prevenzione (legge regionale 56/1997) e dall'obiettivo dichiarato nella legge 58/2009 di migliorare la sicurezza del nostro patrimonio edilizio, potrebbe essere considerata la possibilita' di introdurre nella legge 1/2005 incentivi economici e urbanistici per interventi di manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia o che comunque corrispondano alla tipologia del miglioramento sismico". "I tragici eventi che hanno duramente colpito le popolazioni dell'Emilia Romagna - continua la lettera - hanno riportato all'attenzione di tutti i soggetti che hanno potere decisorio, la necessita' di ricercare delle soluzioni che possano incidere in modo sempre piu' rilevante sulla prevenzione per la riduzione del rischio sismico".