(Adnkronos) - La storia di Rat-man, super eroe prima autoprodotto e poi sponsorizzato dalla Marvel, non è solo una storia di fumetti perché nel 2006 Ortolani si cimentò per la Rai nella creazione di una serie animata ispirata al fumetto. L'operazione non ebbe però successo: "Non funzionò per diversi fattori -spiega Ortolani- Il primo fu sicuramente una programmazione televisiva senza senso. Anche una iniziale richiesta di un prodotto dall'umorismo 'graffiante' venne successivamente sminuita da richieste di interventi di censura. Nonostante tutto, credo che la serie animata di Rat-Man sia una bella serie. Non è paragonabile alla serie a fumetti, che può contare su una continuity e sullo sviluppo di personaggi che qui sono stati censurati". "E' il caso di Cinzia -aggiunge- il transessuale innamorato di Rat-Man. Pur avendolo introdotto in due puntate, la Rai non le mandò mai in onda. Probabilmente, se dovessi riportare Rat-man in tv, creerei ancora un universo a parte, rispetto alla serie a fumetti. Un po' come l'autore di manga Leiji Matsumoto ha fatto con Capitan Harlock". Ortolani non si è però dedicato soltanto alle avventure di Rat-man. Nel suo curriculum ci sono anche le parodie a fumetti di film come 'Avatar' e 'Alien'. "Non so ancora bene cosa farò -afferma Ortolani, parlando del suo futuro- una volta concluso Rat-Man. Credo che continuerò la serie di Star Rats, interrotta anni fa". "Mi fa pensare -aggiunge Ortolani a proposito della sua, ormai abbastanza lunga, carriera e dei rapporti con gli altri fumettisti- essere annoverato nella categoria generazionale superiore. Ma è solo la vita. La fantasia unisce ogni generazione di fumettisti, e azzera l'anagrafe, al punto che tra gli autori più giovani che io conosco per spirito e voglia di sperimentare, colloco senz'altro Carlo Chendi e Claudio Onesti (l'uno classe 1933, l'altro 1949, ndr.). E anche Zerocalcare, bravissimo, è un autore da cui posso imparare molte cose. Da lui e dalle nuove generazioni".