Firenze, 12 giu. - (Adnkronos) - Sono stati restaurati, grazie ad un mecenate giapponese, e tornano ora visibili due celebri affreschi della Cappella Maggiore della Basilica di Santa Croce, le "Stigmate di San Francesco" di Giotto e la "Assunzione della Vergine" del Maestro di Figline, uno dei piu' importanti ed enigmatici collaboratori ad Assisi del patriarca della pittura italiana. Gli interventi - eseguiti dalla fine del 2010 al marzo 2013 - sono stati inaugurati oggi, alla presenza di Stefania Fuscagni, presidente dell'Opera di Santa Croce, Marco Ciatti, soprintendente dell'Opificio delle Pietre Dure, Cristina Acidini, soprintendente del Polo museale fiorentino, Isabella Lapi, direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, e Cecilia Frosinini, direttore del Settore Restauro Pitture Murali dell'Opificio delle Pietre Dure. Il restauro e' avvenuto nel quadro dell'accordo con l'Universita' giapponese di Kanazawa e grazie al generoso contributo del professor Takaharu Miyashita, docente di storia dell'arte occidentale. Si tratta di "un'importante testimonianza dell'amore" che lega il professor Miyashita alla citta' di Firenze. L'intervento, infatti, e' stato possibile grazie alla sua scelta di devolvere l'eredita' lasciata dai genitori, per la conservazione dei capolavori d'arte di una citta' nella quale lo stesso Miyashita ha vissuto per undici anni, dal 1973 al 1984, dove ha conseguito una specializzazione post-universitaria con Alessandro Parronchi, collaborando successivamente con Fosco Maraini. Il fondamentale contributo finanziario per questo nuovo intervento e' giunto all'Opera di Santa Croce direttamente dal professor Miyashita, che dal 2005 ha inoltre seguito, per conto dell'Universita' giapponese di Kanazawa, i lavori del grande cantiere della Cappella Maggiore. Il valore iniziale di 245.000 euro, sostenuto in quota paritetica dal professor Miyashita e dall'Opera di Santa Croce, e' stato integrato da fondi messi a disposizione dall'Opificio delle Pietre Dure. (segue)