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Pompei: la Venere in Conchiglia tornera' a splendere, aperto bando per restauro

domenica 7 luglio 2013
Pompei: la Venere in Conchiglia tornera' a splendere, aperto bando per restauro

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Roma, 6 lug. - (Adnkronos) - Sono stati aperti i bandi di gara per gli interventi di restauro degli apparati decorativi delle domus della Venere in Conchiglia e di Octavius Quartio a Pompei. Si tratta di importanti interventi di restauro sugli affreschi e sui pavimenti previsti nell'ambito del Grande Progetto Pompei, le cui procedure di gara saranno interamente svolte sulla piattaforma telematica del Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali (www.garemibac.it - www.pompeiisites.org). Entrambe le domus si trovano nella regione sud orientale della citta' antica, area preferenziale per le visite didattiche, alternativa ai percorsi di visita piu' frequentati lungo l'asse Porta Marina - Foro. Al termine dei lavori, le domus saranno di nuovo aperte al pubblico, ampliando l'offerta complessiva del sito archeologico. La domus della Venere in Conchiglia e' uno splendido edificio famoso per l'affresco posto su una parete del peristilio raffigurante un giardino rigoglioso di piante e di fauna, con una bassa transenna e altri elementi decorativi. Si articola in tre pannelli: a destra e' dipinta una vasca di fontana con uccelli; a sinistra una statua di Marte; al centro una finestra da' l'illusione d'aprirsi sul mare, dove in una conchiglia rosea e' posta la dea Venere che, accompagnata da due amorini, si protende verso Pompei, di cui era protettrice. Pur dipinta in modo maldestro la composizione non manca di effetto teatrale, se vista ad una certa distanza. La seconda domus, detta anche di Loreio Tiburtino, apparteneva a D. Octavius Quartio, come prova l'anello-sigillo rinvenuto presso l'ingresso, e in parte conserva l'impianto originario (II sec. a.C.). Nell'atrio, fulcro dell'abitazione, affacciano le stanze da letto (cubicula) e il triclinio. La parte verso l'Anfiteatro, ristrutturata dopo il 62 d.C., conserva un giardino immerso tra verde e specchi d'acqua, a imitazione delle dimore fuori citta', secondo la moda 'del vivere in villa', tipica del tempo. Questo spazio verde si articola in due lunghe vasche disposte a formare una 'T'. La vasca superiore, porticata, era decorata da statue allusive all'Egitto, patria della dea Iside: al centro presenta un sacello con fontane, in fondo un doppio letto per pasti all'aperto e una nicchia che imita una grotta, con affreschi mitologici. La vasca inferiore, divisa in tre bacini, forse per pesci, attraversa tutto il giardino ed era percorso da viali pergolati.