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Francia: Camera Commercio Italiana, nostra risposta è non fermarci

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Roma, 16 nov. (Labitalia) - "La nostra prima risposta, stamattina, col cuore gonfio di dolore e di cordoglio, è stata di continuare a lavorare, di restare qui, di non fermarci. E' la risposta delle aziende italiane in Francia". Così Mirco Iadarola, segretario generale della Camera di commercio italiana a Lione, spiega a Labitalia, le reazioni delle imprese italiane dopo gli attentati di venerdì a Parigi. "Il clima che si respira -continua Iadarola- è naturalmente di preoccupazione, anche qui a Lione dove un evento del genere, per fortuna, non è mai avvenuto. E' una tragedia che ci colpisce tutti, in quanto espressione di realtà italiane pienamente integrate nel tessuto economico e sociale francese. Viviamo qui con le nostre famiglie, siamo integrati nelle città". La Camera di commercio a Lione conta 145 soci tra imprese e istituzioni, italiane e francesi. "Noi lavoriamo per aiutare le imprese italiane a operare in Francia -spiega Iadarola- ma lo facciamo con l'aiuto fondamentale delle istituzioni francesi". Solo nella regione di Lione, ricorda Iadarola, erano oltre 282 le aziende italiane presenti nell'ultimo censimento di 2 anni fa. "Ma nei censimenti -spiega- non vengono considerate le aziende sotto i 50 dipendenti che sono la maggior parte. Ci sono i grandi marchi come Fca, Eni Autogrill ma le aziende presenti operano praticamente in tutti i settori, dal tessile al meccanico. Un numero preciso è difficile da stimare, ma sono tantissime e operano in pratica in tutti i settori". Aziende e lavoratori che, con gli attentati di venerdì, sono stati colpiti anch'essi, sottolinea Iadarola. "E' stata colpita la vita normale, quella di tutti i giorni, lo stadio, il bar, il teatro. E infatti quelli che ne soffrono di più sono i nostri figli che vivono qui, vanno al cinema, al teatro, allo stadio".

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