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Conftrasporto, con ritorno frontiera al Brennero a rischio 140 mld

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Roma, 12 apr. (Labitalia) - "Il ripristino della frontiera al Brennero - perchè di questo si tratta a tutti gli effetti - porterà un danno economico per le sole imprese dell'autotrasporto di 170 milioni l'anno, come costi causati dalle maggiori attese al valico, aumento di spesa per il personale e diminuzione dei viaggi e della velocità di consegna. Ma non c'è solo questo. E' a rischio il valore del totale dell'interscambio commerciale con l'Europa che passa dal Brennero e che ammonta a 140 miliardi di euro". A stimare con Labitalia i danni economici che la barriera austriaca può causare al settore del trasporto merci è Pasquale Russo, segretario generale di Conftrasporto, confederazione aderente alla Confcommercio, che raggruppa associazioni del mondo del trasporto, della spedizione e della logistica. "Abbiamo allertato i nostri parlamentari europei perchè agiscano sugli organi competenti dell'Unione -aggiunge Russo- e quello che ci preme sottolineare è il fatto che rimettere le barriere laddove erano state abolite non riguarda solo l'autotrasporto, ma mette in crisi soprattutto la tenuta degli accordi europei". "E' inaccettabile -rimarca Russo- che si tenga fuori dall'Ue il sistema dei trasporti italiani e l'Unione ora dovrebbe intervenire di fronte a una vera limitazione della libera circolazione delle merci, principio che è alla base dei trattati europei". Insomma, aggiunge il segretario generale di Conftrasporto, "guai a pensare che il ritorno delle frontiere in Austria sia un problema dell'autotrasporto: è un problema di tutta l'Italia". Frenare un sistema che vale 140 miliardi l'anno, ribadisce Russo, "significa far perdere competitività al Paese e per questo ci auguriamo che anche il governo si faccia sentire". Intanto, annuncia Russo, "chiederemo a breve un incontro col ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio".

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