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Philip Morris International: "Futuro senza fumo passa da valorizzazione donne"

AdnKronos
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Milano, 27 giu. (Labitalia) - Il percorso di radicale trasformazione aziendale per dismettere la produzione di sigarette a favore di alternative con il potenziale di ridurre il danno agli individui e alla popolazione passa anche attraverso l'obiettivo strategico di portare la rappresentanza rosa al 40% in tutti i livelli manageriali entro il 2022. E' l'impegno di Philip Morris International (PMI). "Una realtà da oltre 80mila persone provenienti da 180 Paesi nel mondo -spiega una nota di PMI- che si è data l'obiettivo di promuovere un futuro senza fumo attraverso alternative altamente tecnologiche che siano soddisfacenti e potenzialmente meno dannose per i fumatori che, stando alle cifre dell'Organizzazione mondiale della sanità, entro il 2025 supereranno il miliardo. Per raggiungere questo scopo e tenendo conto delle profonde differenze nel target di riferimento, Philip Morris International punta internamente sull'inclusione e la valorizzazione della diversità ponendo al centro le donne". “Il nostro impegno -afferma Eugenio Sidoli, presidente e ad di Philip Morris Italia- è quello di diventare artefici di una trasformazione epocale nel nostro settore, sviluppando prodotti alternativi, come IQOS, a potenziale rischio ridotto, che sostituiscano progressivamente le sigarette. Per poter dare vita a un futuro senza fumo è fondamentale intraprendere un percorso di radicale trasformazione culturale anche all'interno della nostra azienda, puntando su una maggiore inclusione della donna come leva del cambiamento sia a beneficio del business, sia per la sensibilizzazione dell'universo femminile che sotto il profilo del fumo si sta purtroppo avvicinando sempre più verso quello maschile”. Secondo l'Istituto superiore della sanità, infatti, nel 2017, a fronte di un lieve calo fisiologico di fumatori in Italia, l'abitudine alla sigaretta ha conquistato 5,7 milioni di consumatrici rispetto ai 4,6 milioni del 2016. Complessivamente, dunque, a fronte di 11,7 milioni di cittadini fumatori, le percentuali tra uomo e donna si stanno assottigliando: fumano il 23,9% dei maschi e il 20,8% delle femmine. Alla luce di questi dati, uno dei driver di questo cambio di rotta radicale intrapreso dall'azienda è rappresentato dalle donne, intese sia come consumatrici su cui lavorare che come talento intellettuale fondamentale per la creazione di un futuro senza fumo. Su questo fronte, infatti, Philip Morris International ha chiuso il 2017 con il 34,4% di donne in posizioni dirigenziali (+1,6% rispetto al 2016) con l'obiettivo di raggiungere, in tutte le affiliate del gruppo, il 40% di rappresentanza femminile a livello manageriale nel 2022. Per rendere questo obiettivo sostenibile, l'azienda si attiene a un rapporto di genere di 50:50 nella pipeline di recruiting. Anche il supporto alla carriera e il progresso sono fondamentali per raggiungere questo obiettivo: nel 2017, il 38% delle promozioni a livello manageriale è stato conferito a donne ed entro il 2019 l'obiettivo è raggiungere l'equità salariale in tutte le affiliate del gruppo. In Philip Morris Italia, invece, le donne rappresentano oggi circa il 40% della popolazione aziendale, con un'età media pari a 38 anni, e la genitorialità rappresenta un valore rispettato e supportato. Il tasso di rientro dal congedo parentale è stato pari al 100% di coloro che ne hanno usufruito nel 2017. Rientra in questo scenario il progetto Back to Work - Donne, lavoro e la voglia di cambiare in meglio, campagna di sensibilizzazione presentata il 26 giugno presso l'Iqos Embassy di Milano che punta a fornire, al più ampio pubblico di donne in Italia, strumenti concreti e culturali per cambiare e migliorare le proprie condizioni di vita lavorativa. "Questo programma nasce per creare maggiore coscienza sul women empowerment, soprattutto quando si attraversa un periodo di cambiamento, ed è in linea con l'importante processo di trasformazione aziendale verso un auspicabile mondo senza fumo", conclude la nota.

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