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L'imprenditore emiliano Sassi: "Al governo si parlava di tutto fuorché di economia"

AdnKronos
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Modena, 21 ago. (Labitalia) - "Sono allibito da questa crisi di governo, arrivata peraltro dopo mesi in cui abbiamo parlato di tutto fuorché del ganglio vitale per il Paese: l'economia". L'imprenditore emiliano Sergio Sassi, amministratore delegato della Emilceramica di Fiorano Modenese, parla con Adnkronos/Labitalia delle preoccupazioni degli imprenditori relative alla crisi governativa. "Veniamo da anni pesanti e già molti imprenditori hanno venduto l'azienda, altri che non sanno cosa fare perché viene meno la fiducia nel futuro: i governanti non fanno che parlare di 50 migranti che arrivano con un barcone come se quelli fossero i problemi veri", spiega Sassi che è stato a lungo responsabile per Confindustria Modena del settore internazionalizzazione, aggiungendo: "E la cosa che più fa rabbia è che finora sono stati impiegati denari per costruire consenso, più che per risolvere le criticità". Gli imprenditori, insomma, aspettavano "ben altro dal governo del cambiamento", dice Sassi. "Intanto, ci aspettavamo che i rappresentanti italiani -conferma Sassi- presidiassero bene sedi importanti come Bruxelles. Quando Carlo Calenda stava in Europa aveva costruito un'agenda e una rete fitta di incontri e relazioni. Questo governo, invece, ha disertato appuntamenti importanti". "C'è da riformare l'Europa e su questo siamo d'accordo: ma come si fa se non si va nelle sedi giuste a portare avanti la battaglia? E poi anche noi dobbiamo fare riforme e soprattutto investimenti. Come li facciamo, in completa solitudine?", avverte Sassi. E poi, aggiunge l'imprenditore del settore ceramico, "questo governo aveva promesso stabilità, che è uno degli elementi che veramente apprezzano le borse; e invece, dopo neanche un anno, siamo a punto e a capo". Andare subito alle elezioni è una prospettiva che non entusiasma l'imprenditore. "C'è il rischio -dice- che quelli che hanno provocato la crisi e i relativi danni abbiano molto consenso. E anche l'opposizione, intesa come centrosinistra, è sempre più disorganizzata, e divisa in troppe fazioni". Certo è che, qualunque sia il governo del dopo Conte, dice, "ha di fronte una fase molto complicata: siamo soprattutto molto preoccupati per l'aumento dell'Iva che avrà effetti devastanti". "Aver messo questa clausola per non avere una procedura di infrazione -conclude Sassi- è stata una vittoria di Pirro: ha solo posticipato il problema. E per risollevare la nostra economia non bastano gli 80 euro di Renzi o il reddito di cittadinanza. Ci vogliono investimenti che creino sviluppo e lavoro".

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