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L'intelligence Usa: "L'Iran prepara attacchi terroristici"

La denuncia arriva da un rapporto preparato dai servizi segreti americani. Fallita la politica della "mano tesa" adottata da Obama

Giulio Bucchi
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L' Iran sta per lanciare attacchi terroristici negli Usa, hanno detto le agenzie dei  servizi segreti americani in un rapporto congiunto al  Congresso.  E a Teheran,  Ahmadinejad ha fondato il primo canale TV in lingua spagnola del Medio Oriente, per stringere legami sempre piu' organici con Cuba e Venezuela. Alla cerimonia di lancio,  si e' persino prodotto in un "Viva la Paz! Viva el Pueblo! Viva América Latina!" che simboleggia la nascita di una alleanza anche mediatica dei campioni del terrorismo e dell'autoritarismo anti Occidente. La fame di influenza dell'Iran, non solo regionale ma anche intercontinentale, va di pari passo con la sua ambizione nucleare. C'e' solo da sperare che Obama abbia capito il fallimento della sua politica della mano tesa, proposta appena arrivato alla Casa Bianca e mantenuta stolidamente anche quando le piazze iraniane si erano macchiate del sangue dei manifestanti in protesta contro i brogli elettorali che avevano confermato presidente Ahmadinejad. Per prendere atto che l'Iran va preso sul serio ci sono volute le informazioni emerse sull' arricchimento dell'uranio necessario alla bomba, che procede malgrado le sanzioni, e la scoperta che sicari collegati al regime erano vicinissimi, qualche mese fa, a far saltare in aria un ristorante di Washington dove stava mangiando l'' ambasciatore negli Usa dell' Arabia Saudita. Il rapporto preparato dalle agenzie governative americane dei servizi segreti e' ora arrivato alla conclusione che l'Iran e' preparato a sferrare attacchi terroristici sul suolo degli Stati Uniti, anche se non ci sono al momento prove documentate di altre operazioni gia' in essere.  Nella testimonianza al Congresso, l'intelligence Usa ha indicato che la repubblica islamica ha superato una soglia decisiva nella sua relazione bellicosa nei confronti dell'America, passando dalla retorica degli attacchi verbali alla organizzazione concreta di un complotto come quello che mirava a uccidere un diplomatico estero a due passi dalla Casa Bianca.  Il Direttore della Intelligence Nazionale James R. Clapper ha spiegato che il piano sventato “mostra che alcuni responsabili ufficiali iraniani – compreso probabilmente il Leader Supremo Ali Khamenei – hanno cambiato i loro calcoli e ora sono dell'idea di voler condurre un attacco negli Stati Uniti in risposta alle azioni americane, reali o percepite, che minacciano il regime”. Il Pentagono, ha detto di recente lo stesso ministro della Difesa Leon Panetta, ha chiesto altri fondi al Congresso per potenziare l'arsenale di bombe anti-bunker in grado di distruggere gli impianti atomici iraniani, se e quando Obama decidesse che e' arrivata l'ora X, ossia che l'Iran e' tanto vicino alla realizzazione del suo primo ordigno nucleare che solo la forza puo' fermarlo. Sugli altri fronti di pericolo per la sicurezza Usa e occidentale, i servizi segreti hanno riferito che Al Qaeda e' stata severamente mutilata e ridotta nella sua pericolosita', ma che altri rischi montano: lo spionaggio digitale ad opera dei cinesi, la transizione di potere nella Corea del Nord che possiede ordigni nucleari, e le prospettive incerte per l' Afghanistan dopo che le forze Usa se ne andranno. Di recente, Obama ha accelerato il calendario del ritiro da Kabul contro i consigli dei capi militari nella regione.di Glauco Maggi twitter@glaucomaggi    

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