(Adnkronos) - E proprio sull'agroalimentare, "Veronafiere concentra oltre il 40 per cento dell'offerta fieristica italiana di settore - ha osservato Giovanni Mantovani, direttore generale dell'Ente Fiera - con manifestazioni che vanno dal settore primario (Fieragricola) al prodotto finito (Vinitaly e Sol)". Con una presenza di espositori esteri piu' che raddoppiata rispetto all'edizione precedente, come ha ricordato Paolo Pizzocaro, exhibition manager di Ipack-Ima Spa, Eurocarne costituisce il ponte per un settore ad alto tasso di esportazione. Dalla ricerca presentata nella mattinata da Jacopo Mattei, docente all'Universita' Bocconi di Milano, il 2011 per l'industria della lavorazione delle carni ha registrato una crescita dell'1,7 per cento e prevede per l'anno in corso di segnare un ulteriore balzo in avanti, seppure piu' timido (+0,5 per cento), toccando il fatturato complessivo di 221 milioni di euro e consolidando un export vicino al 70 per cento, pari a 150 milioni di euro. "Seppure sia l'Unione europea a rappresentare per noi oltre l'80 per cento del fatturato fuori dall'Italia, l'obiettivo futuro della categoria e' quello di rafforzare la presenza in Mongolia e in India", ha annunciato Emilia Arosio. Un obiettivo al quale rispondono Veronafiere e Ipack-Ima Spa, "che ad Eurocarne, grazie anche all'attivita' dell'Ice - ha affermato Guido Corbella, amministratore delegato di Ipack-Ima Spa - portano oltre 100 buyer e delegazioni da 18 Paesi", con una presenza molto forte dall'Iraq. (segue)