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Bollettini postali troppo cari

L'Antitrust apre un'istruttoria

Silvia Tironi
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"Possibile abuso di posizione dominante". In seguito alla denuncia inviata da unaassociazione di consumatori per l'aumento di 10 centesimi, dal primoottobre 2008, della commissione per i bollettini postali l'Antitrust ha avviato una istruttoria per verificare se Poste italianeabusi effettivamente della propria posizione dominante nel settore dei servizi diincasso e pagamento, «escludendo lo sviluppo di modalità alternative eapplicando condizioni contrattuali eccessivamente gravose per gliutenti». È quanto scritto in una nota della stessa Authority. Secondo l'Autorità Antitrust Poste Italiane ha una posizione dominante nel mercato dei servizi dipagamento per la quale è "in grado di applicare condizioni contrattualiingiustificatamente gravose agli utenti postali che devono pagare ibollettini postali, scaricando su di loro commissioni relative aservizi resi ai beneficiari dei pagamenti quali la rendicontazione". Un esempio: sui bollettini postali prestampatinon viene indicato il codice Iban del beneficiario che consentirebbe dieffettuare il pagamento anche tramite banca, e che così in pratica leuniche forme alternative di pagamento sono "riconducibili al contoBancoPosta (online o con carta di credito), quindi alla propria rete, enon alla rete interbancaria" usufruendo "di condizioni meno onerose".Sotto accusa i costi dellecommissioni per il "bollettino postale", un "prodotto esclusivo diPoste Italiane", la forma di pagamento più usata dagli italiani perservizi che vanno dalle bollette delle utenze alle multe, con una media mensile di poco meno di 47milioni di pagamenti nel 2008 e poco meno di 563 milioni nell'interoanno. Molto più di strumenti alternativi come i "Mav" postali (37,5milioni di operazioni nel 2007) ed i bollettini bancari "Freccia" (2,5milioni nel 2007. Quando il totale dei bollettini postali era stato dioltre 600 milioni con una media mensile oltre i 50 milioni). Poste hauna "quota di circa il 90% del mercato". È quanto emergedal provvedimento dell'Antitrust. L'istruttoria contro Poste è stata aperta loscorso 23 aprile e verrà chiusa entro fine aprile 2010.

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