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Il piano del Cav per tornare alla liraci costerebbe 10mila euro l'anno

Lucia Esposito
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Silvio Berlusconi ha detto che l'idea di tornare alla lira non è uno scherzo. Non è uno scherzo ma secondo i calcoli fatti dal colosso bancario svizzero Ubs ad ogni italiano costerebbe tra i 9500 e gli 11.500 euro all'anno. Almeno per dieci anni. Questo per la svalutazione  della lira sull'euro, valuta in cui dovrà continuare ad essere pagato il debito fino al 50%, cosa che porterebbe il rapporto Debito/Pil fino al 180%. Una svalutazione della lira se da un lato farebbe volare le esportazioni, farebbe schizzare l'inflazione alle stelle con interessi sul debito non inferiori al 10% annuo. Ma, come si legge sul Tempo in edicola oggi, non è detto che la ripresa dell'export possa avvenire del tutto, visto che il Nord Europa potrebbe innalzare barriere doganali come sistema di difesa per lo sfaldamento dell'Eurozona. Il costo sarebbe inferiore se la crisi euro facesse crollare la moneta un po' per tutti gli Stati, così come inferiore sarebbe il danno subito da ogni cittadino tedesco, per circa 6.500 euro il primo anno e almeno 3.500 euro per gli anni seguenti. Per questa ragione, Ubs aveva ritenuto preferibile che Berlino optasse per il salvataggio greco, che costerebbe ad ogni tedesco circa mille euro, molto meno di un'ipotesi di abbandono della moneta unica.

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