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Ue: Pil Italia a -4,4% nel 2009

Disoccupazione all'all'8,8%

Silvia Tironi
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Il Pil dell'Italia, nel 2009, subirà una flessione del 4,4%, e risalirà sopra lo zero nel 2010, facendo segnare uno 0,1%. La Commissione Ue taglia dunque le previsioni di crescita dell'Italia. Lo scorsogennaio l'esecutivo Ue aveva previsto invece un -2 per cento nell'anno in corso e un +0,3 per cento per il prossimo. Le nuove stime di Bruxelles sono più pessimistiche diquelle del governo, che nella Relazione unificata ha indicato un -4,2%quest'anno e un +0,3% nel 2010. Disoccupazione - Sempre secondo le previsioni Il tasso di disoccupazione aumenterà dal 6,8% del 2008 all'8,8% nel2009 e al 9,4% nel 2010. L'andamento negativo del Pil non sarà indoloreper i conti pubblici. Il deficit, secondo Bruxelles, si attesterà al4,5% quest'anno e al 4,8% il prossimo. Il debito salirà invece al 113%a fine 2009 e al 116,1% nel 2010, tornando sui «livelli record dellafine degli anni '90». In calo l'inflazione, che dal 2,8% del 2008scenderà all'1,9% nel 2009 e all'1,5% nel 2010. Gli economisti diBruxelles, sottolineano anche «il calo sostanziale della produttività»,dal 4,2% nel 2008 al 3,3% nel 2009 allo 0,8% nel 2010. Almunia: nessuna sanzione - Per ora laCommissione Ue non prenderà in considerazione una eventuale proceduradi infrazione per deficit eccessivo nei confronti dell'Italia. "Per i Paesi membri che avranno un deficit sopra il 3% nel 2009 econtinueranno ad averlo nel 2010 considereremo la situazione inseguito", ha spiegato il commissario Ue agli Affari economici emonetari, Jacquin Almunia, sottolineando come adesso Bruxelles siconcentrerà sulla situazione di quei Paesi che hanno notificato undeficit sopra il 3% già nel 2008.

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