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Per fare cassa vendonoanche Passera e la Fornero

Tra gli immobili messi in vendita per far quadrare i conti anche le sedi di 5 ministeri nel centro di Roma. Il fondo sarà operativo entro fine 2012

Matteo Legnani
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No, il Colosseo non ci sarà, tra gli immobili che lo Stato intende mettere sul mercato per ridurre il debito pubblico. Ma l'operazione procede spedita e gli immobili alienati sarebbero più di quelli inizialmente ipotizzati: almeno 350 per un valore complessivo compreso tra 1,5 e 2 miliardi di euro. Lo strumento per procedere alla loro alienazione, già previsto da una legge dello scorso anno, dovrebbe essere una Sgr (Società di gestione del risparmio), autorizzata e vigilata dalla Banca d'Italia e che il Tesoro avrebbe dovuto costituire entro l'estate. Nelle ultime settimane, tuttavia, sta prendendo quota l'idea di procedere con un "veicolo" diverso: una vera e propria Società per azioni nel cui capitale potrebbe anche essere sollecitato l'ingresso diretto dei risparmiatori. Non appena definita la struttura del "contenitore", l'operazione di costituzione del fondo immobiliare potrà decollare: e al suo interno potrebbero essere inserite anche le sedi di alcuni ministeri situati nel centro di Roma: quello delle Politiche agricole in via XX Settembre, quello dei Trasporti a Porta Pia, quello dello Sviluppo economico che affaccia direttamente su via Veneteo, quello del Lavoro in via Flavia e quello delle Comunicazioni (peraltro già libero) a Fontana di Trevi. Nelle intenzioni di Palazzo Chigi, il fondo immobiliare dovrà essere attivo entro la fine del 2012.

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