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Imu, sulla seconda rata aumenti medi del 62%

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Altra botta sulle famiglie, pioggia di rincari nelle grandi città

Giulio Bucchi
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Tempo di seconda stangata per l'Imu. Chi ha deciso di pagare in tre tranches entro il 17 settembre dovrà versare il secondo acconto che, inutile dirlo, sarà più pesante per chi abita nelle grandi città. Secondo la Cgia di Mestre si pagherà mediamente il 62% in più rispetto ai comuni di cintura. Gli importi più alti si verseranno a Bologna (293 euro), Milano (269) e Genova (227). Saranno circa 877 mila proprietari di prima casa a pagare. Su circa 16 milioni di contribuenti, comunque, solo una piccola parte (5,5% del totale) ha deciso di dilazionare in tre tranches il versamento dell'imposta: prima rata a giugno, ulteriore acconto a settembre, saldo a dicembre. Per i proprietari delle abitazioni ubicate nei Comuni capoluogo di provincia che hanno deciso questa opzione, l'importo medio da versare all'erario entro il 17 settembre sarà pari a 131 euro, mentre a Torino 224, Roma 199 e Bari 196 euro. Anche l'acconto di settembre, così come la prima rata, è pari ad 1/3 dell'importo totale che si ottiene applicando l'aliquota ordinaria del 4 per mille con la detrazione di 200 euro (elevabile di 50 euro per ogni figlio di età inferiore a 26 anni convivente con il contribuente). Entro il 16 dicembre, invece, si dovrà versare il saldo sulla base delle aliquote definitive come deliberate (entro 30 settembre) dal comune. Per il segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi, «l'applicazione di questa nuova imposta e la raffica di aumenti avvenuta nei mesi scorsi avranno gravi ripercussioni sui bilanci delle famiglie. Visto che il governo si è riservato la possibilità di modificare le aliquote dell'Imu entro il prossimo 10 dicembre, auspico che lo faccia quanto prima». Confedilizia, attraverso il suo presidente Corrado Sforza Fogliani, plaude all'appello della Cgia e chiede un calo della tassazione, sottolineando come «l'onda del malcontento sia ormai incontenibile e si aggraverà in occasione del versamento del saldo».

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