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Malpensa, l'ira del Nord

EasyJet e Lufthansa: più rotte

Dario Mazzocchi
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Alitalia ha scelto di declassare Malpensa per puntare su Fiumicino e i governatori del Nord alzano la voce, soprattutto quelli di Piemonte e Lombardia. Anche se il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli definisce una “sciocchezza” l'idea che la nuova strategia della compagnia di bandiera voglia “penalizzare Malpensa”, Mercedes Bresso e Roberto Formigoni non nascondono la delusione e la rabbia, avanzando l'ipotesti di aprire le tratte tra Roma e Milano ad altre compagnie. “Si è consumato l'ultimo atto di un vero e proprio imbroglio”, dichiara la governatrice piemontese che critica duramente il governo “che sulla battaglia per Malpensa costruì, poco più di un anno fa, gran parte della campagna elettorale”. “Ora la Cai – conclude – ha scelto di abbandonare quell'hub: l'esatto contrario di quanto sbandierato dalla destra”. Non è meno polemico Formigoni. Per il presidente della Lombardia, con l'annuncio di ieri Alitalia “riconosce ufficialmente di essere una compagnia a servizio di metà Paese”, quella da Roma in giù. Una posizione, quella di Colaninno, che non rappresenta una grande novità, ma ormai la maschera è stata gettata. “Intorno a Milano e alla Lombardia dobbiamo arrangiarci da noi. Lo faremo, ma Alitalia si tolga dalla testa di poter continuare ad esercitare il monopolio”. E quindi le trattate dal capoluogo lombardo alla Capitale devono essere concesse ad altre compagnie. EasyJet chiede spazio - In prima fila si è messa EsayJet con le parole di François Bacchetta, general manager del gruppo per il Sud Europa: “Alitalia ha finalmente fatto la sua scelta, noi abbiamo fatto la nostra tre anni fa quando abbiamo deciso di fare di Milano la nostra prima base dell'Europa continentale”. Se la compagnia low cost dichiara di aver già investito 600 milioni di euro con 15 aerei di base nello scalo lombardo, è comunque pronta a fare di più: “La nostra promessa di investire e creare posti di lavoro a Linate e Fiumicino rimane valida”. Lasciare inutilizzati i tanti slot non farebbe altro che “danneggiare l'economia italiana”. Lufthansa dal canto suo mostra soddisfazione per il lancio della compagnia Lufthansa Italia, basata su Malpensa. "Abbiamo il progetto di far partire voli intercontinentali da Malpensa, ovviamente se tutto ciò avrà un concreto senso economico, ovvero un numero sufficiente di passeggeri" ha detto la portavoce di Lufthansa Italia, Amelie Lorenz, intervistata dal quotidiano online Affaritaliani.it I dati dell'Enac - A dar ragione alla scelta di Alitalia di puntare su Fiumicino ci sono d'altra parte i dati raccolti dall'Enac e presentati giovedì a Palazzo Madama. Secondo il rapporto, lo scalo romano è l'unico tra quelli di medie o grandi dimensioni, che nel 2008 ha registrato una crescita: il numero di voli, tra arrivi e decolli (pari a 340.971) è aumentato del 3,9% rispetto all'anno precedente e il traffico di passeggeri (34.815.230) è cresciuto del 7,2% rispetto all'anno precedente. A Malpensa sono stati effettuati nel 2008 212.841 movimenti (-19,3% rispetto al 2007) e hanno transitato 19.014.186 passeggeri (-19,8%). A Linate i movimenti sono stati 96.823 (-3,6%) e i passeggeri transitati 9.264.561 (-6,7%).

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