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Unipol-Bnl, annullate le assoluzioniMa si salveranno con la prescrizione

Antonio Fazio

La Corte di Cassazione annulla tutte le assoluzioni, compresa quella dell'ex governatore di Bankitalia. Ma scadranno i tempi per l'accusa di aggiotaggio

Andrea Tempestini
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La Corte di Cassazione ha annullato, rinviando a nuovo processo, l'assoluzione degli undici imputati per la tentata scalata di Unipol a Bnl. Tra loro, anche l'ex governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio. Sono state invece confermate le condanne per Ivano Sacchetti (un anno e sei mesi) e Giovanni Consorte (un anno e sette mesi) con l'accusa di insider trading. Incombe la prescrizione - Il processo d'appello bis a cui ha rimandato la Cassazione dovrebbe essere incentrato sul reato di aggiotaggio, ma sul processo, secondo i calcoli della stessa Cassazione, scatterà la prescrizione il prossimo 19 dicembre. A processo, insieme a Fazio, ci tornano Vito Bonsignore, Francesco Gaetano Catagirone, Carlo Cimbri, Danilo Coppola, Guido Leoni, Ettore e Tiberio Lonati, Stefano Ricucci e Giuseppe Statuto. Il ricorso - E' stato dunque accolto il ricorso della Procura generale di Milano: la Corte d'Appello del capoluogo meneghino, lo scorso 30 maggio, aveva fatto decadere il reato di aggiotaggio con 11 sentenze di assoluzione. La procura aveva anche ridotto le pene per Consorte e Sacchetti, condannati rispettivamente a tre anni e dieci mesi e a tre anni e sette mesi in primo grado. Con la sentenza è stata anche confermata la condanna della società Unipol al pagamento di 420 mila euro. L'accusa - Secondo l'accusa, Unipol, insieme ad altre società, avrebbe violato la legge che impone alle aziende di predisporre modelli organizzativi atti a prevenire reati. Unipol, insieme ad altre banche amiche, nell'estate del 2005 avrebbe siglato un patto per garantire al gruppo il controllo dell'ex istituto del Tesoro.

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