
Abruzzo: Unioncamere e Prometeia, per 2013-14 contrazione occupazione

L'Aquila, 28 dic. - (Adnkronos) - Nel 2013 il valore aggiunto procapite in Abruzzo sara' di 19.000 euro, superiore solo a quello del Meridione (15.000 euro) e sensibilmente piu' basso della media Italia (23.000 euro). Le province di Chieti Pescara e L'Aquila, con valori intorno a 19.000 euro, si collocano tra il 66esimo e il 68esimo posto, seguite da Teramo che, con 18.400 euro, si posiziona al 71 posto. E' quanto emerge dagli Scenari di sviluppo delle economie locali italiane realizzati da Unioncamere e Prometeia. Dopo la consistente flessione (-3,1%) fatta registrare dal valore aggiunto in Abruzzo nel 2012, una delle peggiori tra le regioni italiane, si stima che nel biennio 2013-2014 il valore aggiunto prodotto in Abruzzo, come nel Mezzogiorno, cali dello 0,6%, in controtendenza con la lievissima crescita prevista in Italia (+0,1%). Si prevede un leggero aumento delle esportazioni di beni verso l'estero (+1,6% in valori reali), incremento comunque inferiore rispetto agli aumenti del Meridione (+2,2%) e dell'Italia (+3,1%). Nella regione viene cosi' in parte recuperato il calo consistente (-6,4%) osservato nel 2012. La spesa per consumi delle famiglie, in valori correnti, e' prevista in aumento nel biennio 2013-2014 sia in Abruzzo (+0,8%) che nel Mezzogiorno (+0,8%) che in Italia (+1,1%). Anche in questo caso l'incremento recupera almeno in parte il netto calo osservato ovunque nel 2012 pur rimanendo sensibilmente al di sotto della crescita registrata nel periodo 2010-2011. Dopo la crescita dell'occupazione fatta registrare dall'Abruzzo nel biennio 2010-2011 (+1,0%), si prevede un'inversione di tendenza nel 2012 (-1,6%) e una contrazione piu' lieve nel biennio 2013-14 (-0,5%). (segue)
Dai blog

L'eroismo dei Carristi decorati nel 200esimo della Scuola di Cavalleria
