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Crisi: Camera commercio Palermo, peggio alle spalle, timidi segnali di ripresa

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Palermo, 14 apr. - (Adnkronos) - Una luce in fondo al tunnel. Nonostante il 2013 sia stato, per Palermo, un altro anno di contrazione della ricchezza prodotta, con il valore aggiunto provinciale che si è ridotto del 2,1 per cento (più rapidamente rispetto alla media nazionale del -1,6%), i periodi peggiori sembrano ormai essere alle spalle. E' quanto emerge dal 12esimo Osservatorio economico della Provincia di Palermo, elaborato dalla Camera di Commercio in collaborazione con l'Istituto Tagliacarne. Il rapporto, presentato oggi nel capoluogo siciliano e realizzato grazie ad un'indagine su un campione rappresentativo di imprese (500), fa emergere come nell'anno appena trascorso l'andamento del fatturato, pur se ancora negativo, lo è stato in misura meno marcata rispetto al 2012 e ancor di più rispetto al 2009 e al 2010. A reggere meglio l'impatto della crisi sono state le imprese con oltre 21 addetti, che hanno registrato un fatturato in crescita del 6,7 percento nel 2013, mentre quello delle Spa si fermato al +10,4 percento. Performance positive anche per le aziende che hanno stabilito forme relazionali (filiere e reti), per loro fatturato in crescita di 3,5 punti percentuali. Dall'indagine campionaria emerge una dinamica simile a quella osservata nel resto del Paese: una ripresa, seppur timida degli investimenti (+1%) dopo un lungo periodo di contrazione ed una permanente, ed una persistente situazione di difficoltà di produzione e fatturato (rispettivamente -7,6%, -7,5%). Ma, sebbene gli andamenti degli indicatori risultino ancora negativi, spiegano dalla Camera di commercio di Palermo, "le diminuzioni appaiono decisamente meno marcate, segnale di un inizio di lenta ripresa". (segue)

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