Sicilia: M5S, 'salva imprese' condanna Isola a 30 anni di maxi tasse
Palermo, 24 apr. - (Adnkronos) - "Una condanna per la Sicilia a 30 anni di maxitasse". Il Movimento 5 Stelle commenta così il 'sì' dell'Assemblea regionale siciliana al ddl 'salva-imprese', arrivato ieri sera e che "regalerà ai siciliani aliquote maggiorate Irpef ed Irap per i prossimi tre decenni e congelerà lo sviluppo dell'isola". I grillini annunciano anche una possibile denuncia alla Corte dei conti per un eventuale danno all'Erario. "C'era la concreta possibilità - dice Stefano Zito - di rinegoziare il debito con Enel e Telecom e, probabilmente, con le altre aziende creditrici, ma questo tentativo, che avrebbe potuto fare risparmiare i siciliani, probabilmente non è stato nemmeno esperito. Il mega-prestito, cui il Movimento ha votato no, tra l'altro, non salverà proprio nessuna impresa - prosegue - visto che i creditori sono grosse aziende farmaceutiche, non certo a corto di ossigeno e non sono nemmeno siciliane". L'operazione, bollata dal Movimento come "folle" e che porta a pagare "debiti con altri debiti, senza assicurare un minimo di sviluppo", secondo Giancarlo Cancelleri è stata varata da un "governo-armata Brancaleone a cui si deve solo staccare la spina. Potete rimescolare, rimpastare, shakerare - ha detto ai deputati in aula - ma in questo governo non cambia nulla. A Crocetta concediamo solo un minuto, un minuto di vergogna per tutto quello che non ha fatto". (segue)