Made in Italy: verso marchio calzature 'Made in Venezia -Riviera del Brenta'
Venezia, 30 apr. (Adnkronos) - Elevare la qualità e l'eticità del prodotto realizzato nel distretto della calzatura della Riviera del Brenta ed eliminare le sacche di concorrenza sleale interne al sistema. Con questi obiettivi è stato sottoscritto un accordo tra le realtà rappresentative delle parti sociali che danno vita alla filiera produttiva. Acrib, Confindustria Padova, Confindustria Venezia, Associazione Artigiani e Piccola Impresa "Città della Riviera del Brenta", Cna Regionale e provinciale di Venezia, per i datori di lavoro, Filctem Cgil Regionale e provinciali di Venezia e Padova, Femca Cisl Regionale e provinciale di Venezia, per i lavoratori. L'accordo raggiunto dopo un lungo e produttivo confronto preliminare, è volto a valorizzare e sostenere la produzione delle aziende calzaturiere attraverso un progetto di certificazione della filiera produttiva e del prodotto "Made in Venezia-Riviera del Brenta". Un marchio di qualità che porti in trasparenza l'intero processo produttivo per premiare tutte le aziende che operano nel rispetto delle regole e della legalità. Produzione e fatturato del comparto si sono confermate nell'ultimo decennio, attestandosi a quasi 20 milioni di paia di scarpe e 1,65 miliardi di euro con un export pari al 91 %, nonostante negli ultimi anni si sia assistito ad una contrazione del numero dei calzaturifici e delle aziende della filiera, inclusi i tomaifici. Se da un lato possono esserci stati incrementi produttivi determinati da miglioramenti tecnologici e da ricorso a laboratori esteri, dall'altro esiste il fondato timore di una presenza nel distretto di situazioni non regolari.