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Marcegaglia: "Subito riforme"

A Silvio: non sono una velina

Silvia Tironi
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O si fanno subito leriforme o la crisi non passerà. Parole forti quelle del presidente degliindustriali italiani Emma Marcegaglia, in apertura dell'assemblea diConfindustria al Parco della Musica di Roma. Un discorso serio e profondo, rivoltoin primis al presidente del Consiglio, oggi in prima fila all'assemblea. Ilquale, nel suo discorso, non ha risparmiato complimenti alla bellapresidentessa. Che tuttavia non ha apprezzato la galanteria del Cavaliere. Luil'ha apostrofata “velina”, raccontando un aneddoto: “Ieri sera è venuta atrovarmi a Palazzo Chigi e un commesso mi ha detto: ‘C'è di là una velina'. Erala presidente, era in gran forma, elegante, tutta vaporosa perché aveva una cena:sembrava volasse sui tappeti”. E la replica della leader di Confindustria nonsi è fatta attendere molto: all'immagine di ‘velina' la Marcegaglia dice dipreferire quella di “persona seria. Berlusconi mi ha detto che ero moltoelegante e ha aggiunto che sembravo una velina - ha detto Marcegaglia aprendoil suo intervento al congresso del sindacato -. Non ho niente contro le veline,non mi dispiace che mi si dica questo. Quando si hanno più di 40 anni... Mafrancamente preferisco quello che mi ha detto Raffaele Bonanni accogliendomi inquesta sala, che sono una persona seria, libera e concreta”. Riforme subito - Il primo monito lanciato dallaleader degli industriali è quello relativo all'urgenza delle riforme. Concettoche la Marcegagliaaveva già espresso nel faccia a faccia avuto in serata a Palazzo Chigi con ilpresidente del consiglio Silvio Berlusconi. E rivolgendosi direttamente alCavaliere: “Il consenso che lei ha saputo conquistarsi è un patrimonio politicostraordinario. Lo metta a frutto. Usi quel patrimonio per le riforme che sononecessarie. Lo faccia adesso. La crisi non può essere l'alibi per non fare leriforme di cui abbiamo bisogno. Siamo in una crisi violentissima che metterà adura prova la nostra capacità di tenuta - ha detto ancora la numero uno diviale dell'Astronomia - , la reazione è stata vigorosa e si intravedono segnalidi miglioramento. Ma sarebbe errore abbassare la guardia, le difficoltà nonsono finte”. Per la Marcegaglia, la crisi è la “tempesta perfetta che nessuno èstato in grado di prevedere né di prevenire. Si è creato negli ultimi mesi unambiente favorevole allo scoppio di diverse bolle speculative. E dopo il cracdi Lemhan Brothers, si è diffuso un vero e proprio panico. Si può sperare divedere segnali di miglioramento entro la fine di quest'anno - ha poisottolineato -. Ma non illudiamoci: la politica economica deve ancora fare lasua parte”. Ha quindi esortato ad un “riequilibrio dei conti pubblici”. L'appello alle banche - La presidente di Confindustriasi è poi rivolta alle banche, affinché non tolgano ossigeno alle imprese. “'Leimprese sono schiacciate tra la riduzione degli ordini e la difficoltà diincasso dei pagamenti. Non bisogna far venir meno l'ossigeno del creditobancario. Chiedo pertanto a tutte le banche che vivono con il territorio - haaggiunto - di non abbandonare le imprese in questi momenti così difficili. Cistiamo giocando il futuro del Paese. Da imprenditori pretendiamo che ibanchieri tornino a fare il loro mestiere: sostenere l'economia che investe''. Nuove risorse – La Marcegaglia, nel suointervento, ha quindi ribadito la necessità di “nuove risorse per realizzareinterventi”, di finanziare opere pubbliche rapidamente cantierabili, potenziaregli ammortizzatori sociali, rafforzare le garanzie sui prestiti alle imprese,onorare i crediti della Pubblica Amministrazione. “Le risorse devono venire dalle urgenti eindispensabili riforme strutturali che riducono l'incidenza della spesacorrente”, ha sottolineato. Che sollecita il governo ad aprire nuovi cantieri ea dare il via alle infrastrutture pubbliche. La leader degli industriali hasottolineato come “nonostante gli annunci, dagli stessi documenti ufficiali delGoverno, non risulti alcun aumento degli investimenti pubblici nel 2009”. A suo giudizio,invece, “per sostenere l'economia in questo difficile momento bisogna che siproceda, si stanzino e si rendano disponibili subito le risorse necessarie e,soprattutto, si aprano i cantieri. Riforma previdenziale – “Siamo il Paese con la spesasociale più squilibrata a favore delle pensioni, per le quali spendiamo quasiil 16% del Pil, contro il 9,5% dei Paesi avanzati - ha evidenziato la Marcegaglia aproposito del sistema pensionistico italiano -. L'unica via sostenibile perdifendere le prestazioni previdenziali e reperire le risorse per crescere èritardare il ritiro dal lavoro». Poi l'esortazione a lavorare per una maggiorecrescita economica, senza la quale «anche pensioni basse non potranno esserepagate”. Riforma dei contratti –E c'è spazio, neldiscorso della Marcegaglia, anche perla riforma dei contratti. La leader degliindustriali ha spiegato di avere “fatto di tutto per convincere la Cgil”, ma che il sindacato“non ha creduto in questo cambiamento. Abbiamo deciso di andare avanti perchéla modernizzazione del Paese non può arrestarsi di fronte ai veti. La Cgil torni presto a operareinsieme a noi per il bene del Paese. I fatti ci daranno ragione”. Berlusconi: crisipesantissima -Direttamente chiamato in causa dalla Marcegaglia, è intervenuto anche ilpremier Silvio Berlusconi: ''La crisi è stata pesante come mai in passato'', haribadito il Cavaliere, che ha sottolineato come comunque sia da considerareanche “la componente psicologica'' e come dunque abbia avuto ragione a cercarein tutti i modi a diffondere ''fiducia. Il fattore psicologico nella crisi édavvero pesante - continua il capo del governo - e se incrementato con la pauraed il catastrofismo può rendere più profonda la crisi e più estese le suedimensioni. È interesse di tutti noi allontanare la paura ed io sono addoloratoquando certi giornali cantano la canzone del pessimismo e del catastrofismo.Sarebbe opportuno che dal prossimo anno partisse un grande piano per costruirele new town in ogni capoluogo di provincia'', ha affermato inoltre Berlusconi.

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