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Marchionne: nel piano Opel

nessun taglio dei lavoratori

Dario Mazzocchi
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Sergio Marchionne ormai parla tedesco ed infatti svela i progetti dell'alleanza Fiat-Opel alla versione on line del settimanale Spiegel: il piano della casa torinese per la creazione di nuovo gruppo automobilistico europeo prevede una riduzione della capacità produttiva del 20%. Un'affermazione per rassicurare i tedeschi che non verranno tagliati posti di lavoro. Se il piano dovesse andare in porto, l'amministratore delegato Fiat rassicura che il gruppo coprirà tutti gli obblighi pensionistici relativi alle attività europee di Gm, una cifra attorno ai 4 miliardi di euro. I tagli al personale da realizzare saranno suddivisi in tutta Europa. La Bild: il piano Fiat prevede esuberi - La Bild, da parte sua, scrive che il piano della Fiat per l'acquisto della Opel è quello che prevede il maggior numero di esuberi in Europa e il livello più alto di garanzie pubbliche sul debito rispetto alle proposte degli altri due concorrenti. La Bild riporta che la Fiat intende tagliare 18mila posti di lavoro, contro i circa 10mila previsti da ciascuno degli altri due potenziali investitori. Il Lingotto, inoltre, chiede garanzie per circa sette miliardi di euro - prosegue la Bild - contro i circa cinque miliardi previsti rispettivamente da Magna e Ripplewood. In giornata si sono susseguite altre notizie sul futuro della Fiat. Sarà infatti lo stesso Marchionne a guidare la nuova Chrysler, come ha affermato Automotive News, aggiungendo che nel nuovo consiglio di amministrazione siederanno Alfredo Altavilla (già ad di Fiat Powertrain Technologies) e Lucio Noto, ex vicepresidente di Exxon Mobil.

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