Agenzia delle entrate, Rossella Orlandi: "Dal 2015 modello 730 precompilato". Ecco tutte le novità"
Un Fisco più "semplice". E' la sfida di Rossella Orlandi, neo-direttore dell'Agenzia delle Entrate, intervenuta nella sua prima audizione al Senato. Tanto per cominciare, il modello 730 precompilato sarà introdotto "in via sperimentale nel 2015 sull'anno di imposta 2014 su una platea molto importante, di circa 20 milioni di cittadini italiani, ma potrebbe crescere". In pratica, "non ci sarà bisogno di effettuare controlli" sui contribuenti mentre saranno i Caf e gli altri enti intermediari a dover "conservare la documentazione". "E' l'amministrazione finanziaria - ha spiegato la Orlandi - che diventa obbligata a raccogliere i dati e a elaborarli e rimane al contribuente la facoltà di controllarne l'esattezza e di accettarla o non accettarla". Certo l'Italia resta un Paese dalla pressione fiscale iniqua e dai bizantinismi inevitabili. Basta leggere casi emblematici per capire come un contenzioso con le Entrate somigli spesso a un processo kafkiano. E che il sistema-Italia sfiori l'assurdo lo ammette la stessa Orlandi: "Io che sono un'esperta di fisco per capire come dovevo fare l'Imu di casa mia ho perso un pomeriggio...". Rimborsi Iva più veloci per le imprese "brave" - La Orlandi è anche intervenuta al Senato per la sua prima audizione. Il messaggio è chiaro: bisogna "distinguere tra chi fa errori e chi froda". I buoni propositi non mancano: "Nel 2012 e 2013 abbiamo accelerato i rimborsi Iva sapendo che era carne viva". Su controlli e rimborsi si terrà conto, assicura, dei "comportamenti delle imprese": "Per chi non ha precedenti i rimborsi Iva arriveranno in tempi brevi, per quelle con precedenti di frodi ci saranno controlli più ampi". Fatture elettroniche e banche dati - "La semplificazione è l'obiettivo primario dell'Agenzia delle entrate per andare verso un sistema equo, efficiente, aperto alle necessità dei contribuenti. Utilizzeremo le banche dati già in nostro possesso - ha proseguito il direttore dell'Agenzia -, con la differenza che finora le usiamo per i controlli ex-post e dall'anno prossimo ne trarremo i dati prima, per fare le dichiarazioni dei redditi". "L'introduzione della fatturazione elettronica e l'utilizzo di banche dati sempre più dialoganti permetterà mi auguro di fare un ulteriore salto di qualità alla fiscalità, penso che nel giro di tre anni nessuno chiederà modifiche a quanto trasmesso dal fisco, c'è ancora da fare e aspettiamo il via libera del parlamento". Tuttavia, ha fatto osservare la Orlandi, "non si deve pensare di risolvere il mondo spingendo un tasto con il computer, l'unica vera ricchezza dell'agenzia sono i suoi uomini e la loro capacità di saper leggere e interpretare quel dato, un patrimonio enorme costituito dalla professionalità delle persone. Le banche dati non risolvono tutto da sole".