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Imprese: R&S, fatturato grandi gruppi -5% nel 2013 (2)

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(Adnkronos) - Il fatturato domestico 2013/2012 è in ripiegamento del 4,2%, con i gruppi pubblici (-3,4%) che hanno fatto meno peggio dei privati (-5,7%), ancora per la minore flessione dell'industria energetica (-3,2%) rispetto alla manifattura privata (-5,8%). Il fatturato estero 2013/2012 è in discesa del 5,3%, a causa dell'industria pubblica (-10,5%), poiché quella privata è calata in misura frazionale (-0,6%), grazie alla reattività della manifattura (+2,4%) che contrasta con la forte contrazione dei settori non manifatturieri (-15,6%). Il fatturato estero dei grandi gruppi dell'industria e dei servizi ha ridotto marginalmente la sua incidenza sul totale, calando dal 67,6% del 2012 al 67,4% del 2013 (era il 56,4% nel 2009). Le vendite all'estero dell'industria pubblica sono calate al 58,4% (dal 60,3% del 2012), in linea con il trend dell'energetico (da 58,5% a 56,5%), mentre tra i privati le attività non manifatturiere sono al 40,1% (dal 42,8%), la manifattura al 90,7% (solo comparto in aumento dall'89,9% del 2012). Realizzano all'estero oltre il 90% dei propri ricavi: Luxottica (98,5%), Pirelli (93,8%), De' Longhi (93,5%), Danieli & C. (93%), Exor (92%) e Safilo (91,9%). I mercati esteri della manifattura cambiano profondamente dal 2009: l'Italia ha perso il 27%, il resto dell'Europa è cresciuto del 14%. Quadruplicate le vendite in Nord America, triplicate quelle nelle Americhe, su del 70% Asia e resto del Mondo. Nel 2013 il 49% del fatturato dei big manifatturieri è stato realizzato nelle Americhe, il 35% in Europa, ma meno del 10% è venuto dall'Italia. Asia e resto del mondo valgono il 16%, ancora poco per la potenzialità di quelle aree.

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