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Opel, Berlino inguaia la Fiat

Preferito il piano Magna

Dario Mazzocchi
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Il piano della Fiat per per l'Opel non fila liscio nel governo tedesco, dove sta emergendo una chiara preferenza per l'offerta di Magna. A riferirlo è un funzionario del governo tedesco e anche dalla vicecancelleria è emersa questa sensazione. “C'è una chiara preferenza per l'offerta di Magna che sta emergendo all'interno del governo”, ha detto chiaramente una fonte governativa. Già precedenza il premier dello stato tedesco dell'Assia, dove hanno sede gli stabilimenti dell'Opel, aveva dichiarato che il consorzio guidato dal gruppo di componentistica austro – canadese Magna era in vantaggio rispetto al Lingotto. Per Roland Koch infatti “sicuramente alcuni sono delusi dal fatto che l'offerta di Fiat sia molto lontana da quanto sperato”. Prima che il funzionario indicasse le preferenze del governo di Berlino, il co-amministratore delegato di Magna, Siegfried Wolf, aveva parlato di segnali positivi giunti da General Motors riguardo al piano presentato dal consorzio. Wolf, illustrando i dettagli del piano, ha sottolienato che i quattro stabilimenti Opel in Germania non verranno chiusi. "In base al nostro piano, gli impianti in Germania sono degli asset e vogliamo confermare quanti più posti di lavoro possibili", ha dichiarato Wolf. "C'è molto know-how negli stabilimenti Opel in Germania". Wolf ha anticipato che il 35% di Opel resterà a Gm, un altro 35% andrà alla componente russa del consorzio, il 20% a Magna e il 10% ai dipendenti. A proposito dei soci russi di Magna, Yelena Matveyeva, vice presidente della casa automobilistca Gaz, ha affermato che il gruppo russo non intende prendere una partecipazione in Opel, ma sarà soltanto un partner industriale. Di conseguenza, il 35% di Opel di pertinenza russa farà capo a Sberbank. Il manager di Magna ha anche aggiunto che il consorzio punta a chiedere al governo tedesco prestiti garantiti per 4-5 miliardi di euro, intendendo investire 500-700 milioni di mezzi propri. Torino smentisce i 18.000 esuberi - Fiat, nel pomeriggio, ha diffuso un comunicato per smentire le voci riguardanti 18.000 esuberi in Germania, precisando che la riduzione degli organici, in caso di accordo con Opel, è stimata in meno di 10.000 unità in tutta Europa. Secondo un report di Cheuvreux, se, come appare sempre più probabile, Magna si aggiudicherà il deal Opel, Fiat potrebbe trovare difficile sopravvivere senza un partner. Di conseguenza, Psa Peugeot-Citroen potrebbe trattare una fusione con la casa torinese da una posizione di forza.

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