Sicilia: Anip, a rischio centinaia di aziende e 50mila lavoratori settore pulizie
Palermo, 9 set. - (Adnkronos) - "Le costanti e continue iniziative di internalizzazione dei servizi di pulizia e ausiliariato messe in campo dal Governo regionale presso alcuni uffici e dipartimenti dell'Amministrazione siciliana rischiano di portare alla chiusura certa di centinaia di aziende e al licenziamento di 50mila lavoratori impiegati negli appalti". La denuncia viene lanciata da Anip, l'Associazione che rappresenta in Confindustria a livello nazionale il comparto delle imprese di servizi di pulizia e servizi integrati, alla vigilia dell'audizione presso l'Assemblea regionale siciliana. Per l'associazione, infatti, le operazioni di internalizzazione già attuate presso diversi sedi di assessorati regionali "lasciano presagire che sia in corso una operazione di progressivo smantellamento dell'intero mercato dei servizi di pulizia e ausiliariato in ambito regionale". Al di là dei "gravi timori" che queste iniziative suscitano per la tenuta stessa del tessuto produttivo regionale, "appare evidente - spiegano da Anip - come al venir meno di contratti non potrà che seguire il licenziamento dei lavoratori impiegati nell'esecuzione delle prestazioni improvvisamente 'ritirate'", oltre che "conseguenze nefaste" anche sulle casse regionali per effetto sia del ricorso alla cassa integrazione sia dell'abbattimento del gettito fiscale sino ad oggi comunque garantito dalle imprese del settore. L'impatto delle operazioni di internalizzazione, stimato da Anip, è di circa 50.000 posti di lavoro a rischio. "Da quanto si apprende, inoltre, le operazioni di internalizzazioni già messe in campo hanno determinato - concludono dall'associazione - anche un ingiustificato incremento dei costi del servizio, che rende l'operazione, oltre che ingiustificata dal punto di vista del mercato e dell'occupazione, anche insensata dal punto di vista dell'efficienza amministrativa".